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Dino Martens (Venezia, 1894 –1970)
Nasce a Venezia nel 1894 dove si forma all'Accademia di Belle Arti. Si trasferisce a Murano nella metà degli anni '20 diventando collaboratore e socio della S.A.L.I.R.
Collabora come designer nel 1932 con la Salviati & C. e con la Succ. Andrea Rioda. Dal 1939 al 1963 diventa direttore artistico della Aureliano Toso, creando vetri di grande interesse per l'uso spregiudicato delle tradizionali tecniche veneziane.
Gabriella Crespi, dopo aver conseguito la laurea in architettura al Politecnico di Milano, inizia la sua carriera di designer con una produzione di oggetti, lampade e sculture d'acciaio, la “Small Lune Collection”, e dagli inizi degli anni Sessanta realizzerà gioielli per "Dior" - anche Mobili, a partire dagli anni Settanta.
Forse la figura più
eminente nel campo della fotografia al femminile in Europa nel XX
secolo, Gisèle Freund, divenuta francese grazie al matrimonio contratto
nel 1936, deve all’utilizzo pionieristico dell’Agfacolor una grande e
meritata notorietà.
Il suo esordio artistico avvenne all’annuale
rassegna
della
Promotrice
di
Torino
nel
1884
col
dipinto
–Poesia
del
chiostro- (lodato
dalla
critica
del
tempo),
che
oggi
è
in
una
pubblica
collezione
di
Buenos
Aires
e
come
scrisse
un
anonimo
dell’epoca:
“Resta
uno
dei
migliori
saggi
dell’attività
dei
giovani
pittori
piemontesi
del
periodo”. Confermato
così
nella
sua
attività
pittorica,
il
giovane
Giulio
aprì
studio
in
Torino
al
civico
10
di
piazza
Cavour
dedicandosi
in
particolar
modo
al
ritratto
e
alla
pittura
di
genere
(mutuata
questa
dal
suo
maestro
Pier
Celestino
Gilardi),
ma
passando
ben
presto
alla
pittura
di
paesaggio
con
uno
speciale
riguardo
verso
quello
montano.
Alessandro Lupo nacque a Torino il 1 luglio 1876 al civico 2 di piazza S. Giovanni all’interno di Palazzo Chiablese, dimora di Elisabetta di Sassonia, Duchessa di Genova, della quale il padre Carlo (già ingegnere capo al comune di Torino) era segretario.
Gabriella Crespi nasce nel 1922 da una illustre famiglia. Studia all'Accademia di Belle Arti di Brera, poi architettura al Politecnico di Milano.
Dotata di uno straordinario talento e gusto per il bello, dagli anni Cinquanta si dedicherà alla creazione di mobili ed oggetti dalle forme essenziali, talvolta ispirati all'Oriente, capaci di suscitare una notevole forza di seduzione.
Giuseppe Pennasilico (Napoli, 1861 - Genova, 1940)
di Flavio Bonardo
Giuseppe Pennasilico di Francesco e di Maria Carmela Di Blasi detto Peppino, nacque a Napoli il 19 marzo 1861. Il 23 gennaio 1870 all’età di appena nove anni non ancora compiuti, s’iscrisse all’Istituto Delle Belle Arti di Napoli sotto la guida di Gioacchino Toma per il disegno ma, soprattutto di Domenico Morelli insegnante di pittura
Cesare
Gheduzzi
nacque
a
Pragatto
frazione
di
Crespellano
il
primo
di
maggio
del
1894
da
Ugo
(Pittore
e
Scenografo)
e
da
Giuseppa
Fornaciari,
ultimo
di
quattro
maschi,
preceduto
da
Augusto,
Giuseppe
e
Mario.
Guglielmo Bezzo (Nanaymo (Canada), 1892 – Asti, 1977)
di Flavio Bonardo
Guglielmo
Bezzo
nacque
a
Nanaymo,
Canada,
da
genitori
piemontesi
colà
emigrati,
il
26
luglio
1892.
Non
era
ancora
in
età
scolare
quando
la
famiglia
fece
ritorno
alla
terra
di
origine,
cioè
Tonco
Monferrato.
Grandemente
predisposto
per
l’arte,
durante
le
lezioni
scolastiche
riempiva
i
quaderni
con
la
sua
matita,
ritraendo
la
Maestra
o
i
suoi
compagni
di
classe,
in
questo
ripreso
più
volte
poiché
allora
come
oggi
non
era
consentito.
Attratto
dalla
musica
e
aiutato
dal
padre,
apprese
a
suonare
il
clarinetto
cosa
che
gli
permise
di
entrare
a
far
parte
della
Banda
locale
(La
Bersagliera).
Giulio Romano Vercelli (Marcorengo 1871 – Torino 1951)
di Flavio Bonardo
Giulio Romano Vercelli nacque a Marcorengo
(frazione
del
comune
di
Brusasco)
il
3
luglio
1871
da
Angela
Emanuel e da Giuseppe (contadino e poeta). Fin dalle scuole elementari mostrò grande interesse per il colore: si narra che sbriciolasse pastelli e gessetti colorati con i quali preparava gli impasti per le sue pitture in questo, sostenuto dal padre che gli forniva quelle polveri colorate che servivano per tinteggiare gli interni e gli esterni delle abitazioni. Giovanissimo dipinse piloni votivi e piccole cappelle sparse nelle campagne, suscitando l’ammirazione dei suoi compaesani.
Leonardo coltivò sin da ragazzo l’amore per la montagna e sotto la guida del genitore apprese l’arte del disegnare: cosa che più tardi lo portò a cimentarsi con la pittura a olio affidandosi alle cure di Marco Calderini che gli insegnò il controllo del colore e l’amore per il dipingere a contatto diretto con la natura.
Cresciuto
nell’ambiente
artistico
del
padre
Ugo
(pittore
e
capo
scenografo
del
Teatro
Regio
di
Torino)
sin
da
piccolo
fu
dedito
al
disegno
che
coltivò
sempre
con
fare
rigoroso,
anche
in
età
adulta
con
un
occhio
particolare
alla
prospettiva
cosa
che
espresse
anche
in
scritti.
Iscrittosi
al
Regio
Istituto
di
Belle
Arti
di
Bologna
dopo
il
corso
preparatorio,
frequentò
il
biennio
con
ottimi
risultati
e,
seppure
giovanissimo
ebbe
riconoscimenti
dalla
critica
e
ottenne
pure
una
medaglia
d’oro.
Nel
1899
fu
a
Torino
per
sostenere
gli
esami
ed
essere
pertanto
ammesso
ai
corsi
dell’Accademia
Albertina.
Lorenzo Lotto (Firenze, 23 giugno 1490 – Roma, 1541), scultore, orafo e architetto allievo di Raffaello. Partecipò alla fabbrica di San Pietro a Roma durante il pontificato di Paolo III e realizzò la fusione della campana "Apostolica" nel campanile di Giotto a Firenze. Le commissioni però tendono a scemare, pur avendo ancora in corso il contratto per fornire i disegni degli stalli del coro di Santa Maria Maggiore. Continua a lavorare per committenti privati, ma ha anche un ordine prestigioso nel 1529 per la chiesa di Santa Maria dei Carmini: il San Nicola in gloria con Giovanni Battista e Lucia. Da allora fino alla morte nel 1556 la produzione di Lorenzo sarà ancora intensa.
Non poteva che essere un cantautore e
musicista l’erede di Basquiat. Al di là della somiglianza fisica, è nella
ricerca dei due che si sente immediatamente quella sottile linea di fuoco
che li unisce. Mentre uno moriva, l’altro stava per nascere.
Il Buddhismo o
Buddismo, nasce in India nel VI secolo a.C., traendo origine dagli
insegnamenti di Siddhartha Gautama. Più in generale, il termine
Buddhismo comprende anche l'insieme di tradizioni, pratiche e tecniche
spirituali e devozionali che si sono evolute nei secoli successivi
(dall'Hīnayāna al Mahāyāna, poi al Vajrayāna o tantrismo), nel Sud-est
asiatico e in Estremo Oriente, dalle differenti interpretazioni
dell'insegnamento originario, ed assorbendo in sé parecchi elementi
induisti (brahmanici, shivaiti, visnuiti, ecc.).
Leonardo, Palladio e l'archetipo geometrico della quadratura del cerchio
di Daniele D'Anza - Giorgio Catania
Il famoso disegno di Leonardo da Vinci custodito a Venezia presso le Gallerie dell’Accademia, noto come L’uomo vitruviano, esprime l’ideale delle perfette proporzioni del corpo umano e al contempo richiama, nella correlazione armonica con le figure del quadrato e del cerchio, alcuni archetipi geometrici universali.
“Il sesso è la “più grande forza magica della natura”; vi agisce un
impulso che adombra il mistero dell’Uno, anche quando quasi tutto, nelle
relazioni fra uomo e donna si degrada (...).”
”.... La potenza dell’orgasmo cosmico è quella dell’estasi divina.”
Antonio Canova: I
bassorilievi "Barisan"
di Giuseppe Pavanello
Siamo
a Venezia. Sulle pareti del salone di un palazzo affacciato sul
Canal Grande campeggia la serie dei quattro bassorilievi
dedicati agli ultimi momenti della vita di Socrate: il processo,
il congedo dalla famiglia, il suicidio, il compianto degli
amici.
Le
pitture murali del Battistero della Concordia Sagittaria
di Dolores Del Giudice
Il battistero
medioevale sorge accanto all’abside della Cattedrale, in uno spazio
architettonico più volte rimaneggiato nel corso degli anni a causa delle
numerose ristrutturazioni della chiesa adiacente, e dei recenti scavi
archeologici condotti in quest’area a partire dal 1950.
Cabutti
Camillo
Filippo
nasce da
un’antica
famiglia
di
notai,
con
tanto
riguardo
verso
la
loro
comunità
che
spesso
amministrarono
in
qualità
di
sindaci.
Dopo
gli
studi
superiori
compiuti
presso
il
Collegio
Nazionale
di
Torino
Umberto
I°,
come
consuetudine
familiare
fu
avviarlo
a
studi
di
Legge
che
Camillo
Filippo
pretese
di
svolgere
a
Pisa.
Il
soggiorno
non
durò
a
lungo,
e
rientrato
a
Torino,
s’iscrisse
a
quest’Università.
Calatosi
duramente
nello
studio,
l’unico
svago
(se
così
si
può
dire)
che
si
permise,
fu
di
dedicarsi
nel
tempo
libero
allo
studio
dell’arte,
della
quale
aveva
già
mostrato
ai
tempi
del
collegio
grande
inclinazione,
sotto
l’insegnamento
del
chierese
Raffaele Pontremoli
Celebrando i 150 anni dalla nascita dell'artista,
l'incontro si è tenuto il 17-18 ottobre 2013 a palazzo Economo in
Trieste, sede della Soprintendenza e del Polo museale del Friuli Venezia Giulia.
Video a cura di Daniele D'Anza, regia di Diego Cenetiempo.
Con il
contributo della Fondazione Benefica Kathleen Foreman Casali
Gli
artefici della pittura impressionista
di Giuliano Confalonieri
L’Impressionismo è la
corrente pittorica nata in Francia tra il 1867 e il 1880. Il gruppo cominciò a
crearsi prima quando a Parigi si incontrarono Monet e Cézanne. Nel 1863 Manet
espose Le dejeuner sur l’erbeiniziando un dibattito fra il gruppo
dei giovani pittori e della critica (sono gli anni degli scritti di
Emile Zola in difesa dell’arte di Manet).
Amedeo compì gli studi a
Torino mostrandosi studente modello, diligente, preciso e accurato, qualità che
più tardi quando cominciò a tenere studio si tradusse in ordine meticoloso, dote
non frequente in un’artista specialmente di quei tempi. All’epoca era uso
pensare che chi impugnasse pennello o scalpello dovesse essere estroso e a volte
persino un po’ strambo.
In occasione del Salone del Mobile di Milano del 2015, la Galleria Rita Fancsaly ha presentato la Mostra "New Bronze Age", una serie di nuove edizioni limitate di pezzi storici della celebre designer.
Angelo
Malinverni
nacque
a
Torino
il
14
febbraio
1877
da
una
stimata
famiglia
vercellese
trasferitasi
nella
Capitale
Sabauda.
Per
motivi
di
lavoro
del
genitore
all’inizio
degli
anni
novanta
dell’Ottocento
la
famiglia
si
trasferì
temporaneamente
a
Venezia,
dove
il
giovane
Angelo
proseguì
gli
studi
e
fu
proprio
lì
che
nel
quarto
anno
ginnasiale,
mostrando
grande
propensione
per
il
disegno
e
abilità
caricaturale,
fece
pervenire
alcuni
suoi
lavori
a
un
giornale
satirico
della
città
che
ne
rese
pubblicazione.
Fu
un
episodio
sporadico
che
ebbe
breve
durata,
ma
gli
fece
capire
che
i
suoi
lavori
erano
stati
apprezzati.
In un arco di
tempo di poco più che un trentennio, divenne la più straordinaria azienda
specializzata nell'uso dei cristalli, applicati all'illuminazione e agli arredi,
caratterizzati da modernità di concezione ed esecuzione perfetta.
Meissonier divenne famoso per le scene ambientate sui
campi di battaglia, infatti dopo la metà dell'Ottocento l'artista seguì
Napoleone III durante la campagna d'Italia del 1859 dipingendo numerosi
quadri che narravano l'epopea del personaggio. In gioventù visitò Roma e
la Svizzera, espose al Salon del 1831. Operò attivamente sia come
pittore sia come illustratore per alcuni editori, oltre ad esporre al
Salon parigino almeno un'altra volta con Giocatori di scacchi ed
Il
vagabondo (1836).
Giovanni Rovero nacque a
Mongardino d’Asti il 19 ottobre 1885 da Teodora e da Giuseppe portanti entrambi
gli stessi cognomi. Terminate le Scuole Elementari, per motivi di lavoro del
genitore la famiglia si trasferì ad Asti dove Giovanni trovò lavoro come
apprendista tipografo, diventando in breve un perfetto compositore.
Giovanni
Giulio
Maria Depetris
(così
fu
iscritto
nei
registri
comunali)
nacque
a
Torino
il
28
luglio
1890
da
Mossetti
Maggiorina
e
da
Bartolomeo.
Dopo
aver
frequentato
le
Scuole
Tecniche
s’iscrisse
ai
corsi
dell’Accademia
Albertina
sotto
l’egida
di
Giacomo
Grosso.
Avviato
a
studi
commerciali,
fu
poi
“aggiustato”
in
qualità
di
commesso
presso
un
negozio
di
stoffe
ma,
il
tarlo
dell’arte
lo
rodeva
dentro
e
la
sua
capacità disegnativa lo portava a riempire di elaborati i taccuini sui quali avrebbe dovuto appuntare le richieste dei clienti.
Achille Beltrame studiò all'Accademia di Belle Arti di Brera, a Milano. Lavorò come cartellonista per le Officine Grafiche Ricordi, per le quali realizzò manifesti pubblicitari (in 40 anni, le tavole di Beltrame pubblicate furono 4662).