Giuliano Confalonieri
Jean Louis Ernest MEISSONIER(Lione, 1815 - Parigi, 1891)
Jean-Louis-Ernest Meissonier, Autoritratto, 1889
Jean-Louis-Ernest Meissonier divenne famoso per le scene ambientate sui
campi di battaglia, infatti dopo la metà dell'Ottocento l'artista seguì
Napoleone III durante la campagna d'Italia del 1859 dipingendo numerosi
quadri che narravano l'epopea del personaggio. In gioventù visitò Roma e
la Svizzera, espose al Salon del 1831. Operò attivamente sia come
pittore sia come illustratore per alcuni editori, oltre ad esporre al
Salon parigino almeno un'altra volta con Giocatori di scacchi ed
Il
vagabondo (1836). Nel 1855 realizzò I giocatori d'azzardo che venne
presentato da Napoleone III alla Corte britannica. Il trionfo venne
sancito dal Salon del 1857 al quale partecipò con nove opere. Lo stile
di Meissonier era caratterizzato da una meticolosa attenzione ai
dettagli ed all'aspetto naturalistico (è probabile che a causa di tale
mania alcuni dipinti rimasero incompiuti). Nel 1878 contribuì
all'esposizione internazionale con sedici quadri. Venne nominato
presidente della Great National Exhibition nel 1883 alla quale fu
presente con alcuni lavori; nel 1889 fondò la Socièté Nationale des
Beaux Arts. Visitò l'Olanda, poi l'Italia dove ritrasse soggetti
veneziani.
Jean-Louis-Ernest Meissonier, La barricata, Rue de la Mortellerie, giugno 1848
Capitano di artiglieria nella Guardia Nazionale, Ernest Meissonier è stato testimone, durante gli scontri del giugno 1848, dell'eccidio di coloro che parteciparono all'insurrezione sulla barricata di rue de l'Hôtel-de-Ville. L'acquerello, che raffigura la fine dei combattimenti, fu sempre considerato, dall'artista stesso come dai suoi contemporanei, come un'opera importante. Qualche decennio dopo questi tragici eventi, Meissonier descrive in una lettera indirizzata al pittore belga Alfred Stevens il suo profondo attaccamento a questo quadro: "non devo mostrarmi modesto nei confronti di quest'opera e non ho remore ad affermare che se disponessi del danaro sufficiente per riacquistarla, lo farei immediatamente [...] quando l' ho realizzata, ero ancora sconvolto dall'atroce spettacolo a cui avevo appena assistito e, mio caro Alfred, mi creda sulla parola, scene così cruente, quando le si raffigura, si impossessano della vostra anima [...] io ho assistito all'evento [la conquista della barricata] in tutto il suo orrore, sono testimone del massacro dei rivoltosi i cadaveri dei quali, fucilati e gettati dalle finestre, coprivano il selciato mentre il loro sangue, che continuava a sgorgare, tingeva di rosso la terra". La cronistoria stessa del disegno ne rafforza l'importanza se consideriamo che il suo primo proprietario fu Eugène Delacroix.
L'Enciclopedia
dell'arte riporta: Si fece conoscere a Parigi, per illustrazioni
romantiche (Paul et Virginie, La chaumière indienne, 1838); si volse
poi, ottenendo immediato successo, a una pittura di genere, nel gusto
dei piccoli maestri olandesi del sec. 17º, precisa nei particolari,
fedele nella ricostruzione del costume (Giocatori di scacchi, 1856,
Amburgo, Kunsthalle; Lettore, 1857, Parigi, Musée d'Orsay, ecc.); la
stessa ossessiva meticolosità caratterizza le scene di vita militare
ispirate all'epopea napoleonica (1814, Parigi, Musée d'Orsay).
giuliano.confalonieri@alice.it
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