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Emile Gallé
ceramista
Franco
Borga
Gallé: Pavone in ceramica
a decoro blu, sul retro libellula dipinta. Firma S. Clement, epoca
1864-65, lungh. 6,5 cm, h. 10 cm. Coll. L. D'Agnese, Torino.
Gallé: Ceramica a forma di conchiglia a decoro
marino. Firma E. Gallé Nancy, epoca 1870, lung. 13,2 cm, h. 3,1 cm.
Coll. dott. R. Zancanella, Torino.
Gallé: Centro tavola in ceramica bianca e
blu a decoro floreale con sei delfini applicati con la tecnica barbotine.
Firma Gallé Nancy, epoca 1871-71, lungh. 30 cm, h. 9,3 cm. Coli.
privata, Alpignano (TO).
Il 4 maggio 1846
nasce a Nancy Emile Gallé, figlio di Charles (1818-1902) e di Fanny
Reynemer (1825-1891). Il padre, già direttore della manifattura di
ceramiche di Saint-Clément, anche se non ne divenne mai il proprietario,
nel 1864 prende con sé come disegnatore e apprendista il figlio Emile,
che impara così le nozioni essenziali del vasaio e del decoratore. Dopo
gli studi letterari e botanici Emile segue anche dei corsi di disegno e
viaggia per studio in Inghilterra, Germania e Italia. Successivamente lo
troviamo presso la vetreria Burgun Schwerer a Meisenthal, come
apprendista, allievo di Désiré Christian, dove inizierà una carriera
unica e sorprendente. Dirigerà una sua grande manifattura, rinomata per
la ceramica e l'ebanisteria, ma soprattutto per la vetreria, della quale
è considerato il maestro più importante della storia del vetro.
Emile Gallé è anche il fondatore de "L'Ecole de Nancy" nel 1901, della
quale divenne il presidente. Muore di leucemia il 23 settembre 1904.
Gallé: Vaso in ceramica di forma circolare,
decoro floreale con nastri applicati con la tecnica barbotine su fondo
bianco a motivo plissée. Firma E. Gallé Nancy, epoca 1878, lungh. 10,8
cm, h. 9,2 cm. Coll. L. Zuccon, Torino.
La manifattura che riguarda la ceramica si arresta di lì a poco, mentre
gli Etablissements Gallé, diretti prima dalla moglie Henriette
Grimm e poi dal genero Paul Perdrizet, continuano l'attività fino al
1931, anno in cui si spengono i forni, mentre il magazzino protrae le
vendite sino al 1935.
Luoghi di
produzione
Solo una parte delle ceramiche firmate Gallé è stata eseguita a Nancy.
Con l'annessione
dell'Alsazia alla Germania nel 1871 Gallé installa un suo primo
atelier di fabbricazione in prossimità della Garenne, sua splendida
dimora nei sobborghi di Nancy.
Gallé: Serie di quattro vasetti porta creme in
ceramica, decoro bicolore floreale con animaletti e stemmi
nobiliari. Firma E. Gallé Nancy, epoca 1865-66, diam. 6,5 cm, h. 7,2 cm.
(n. 2) Coll. L. Zuccon, Torino e (n. 2) Coll. A. Colombatto,
Valdellatorre (TO).
Nel 1874 il padre conserva per sé la direzione commerciale e affida al
figlio la direzione artistica della Saint-Clement, mettendogli a
disposizione materiali e personale, dove si continua a fabbricare sino
al 1878; in seguito a causa di dissapori con i proprietari l'artista
ritira i suoi modelli e stipula un nuovo contratto di produzione delle
sue ceramiche con la manifattura di Raon-L'Etape, situata nei Vosgi sin
dal XVIII secolo.
Gallé: Vaso in ceramica a decoro policromo di
lilium, giglio di Francia e medaglione che racchiude Giovanna D'Arco al
pascolo. Firma Em. Gallé Fayencerie de Nancy, epoca 1875, diam. 8
cm, h. 9,4 cm. Coll. dott. R. Zancanella, Torino.
A Gallé vengono forniti pezzi finiti, ma soprattutto
pezzi bianchi che vengono poi decorati a Nancy. Nel 1884 egli amplia
alla Garenne il laboratorio di decorazione e fa costruire nuovi forni,
assumendo altro personale.
L'affermazione di
uno stile
Nell'evoluzione della ceramica Gallé va citato un valido e fedele
collaboratore, Victor Prouvé (Nancy 1858-1943), figlio di Gengoult,
quest'ultimo già collaboratore di Gallé padre.
Gallé: Vide-poches in ceramica a forma di
anatroccolo, decoro floreale e di farfalle. Firma E. Gallé Nancy,
epoca 1875-76, lungh. 8,7 cm, h. 8 cm. Coll. dott. R. Zancanella,
Torino.
Il giovanissimo Prouvé,
che a 13 armi comincia a lavorare con il maestro disegnando i decori,
studia pittura alla scuola serale e in seguito, alla morte di Gallé,
sarà eletto presidente de "L'Ecole de Nancy". I giovani Emile e Victor
creano i modelli e i disegni da fornire ai formatori e agli atelier di
decorazione. I temi sono spesso ripresi dalle incisioni di Jacques
Callot (Nancy 1592-1635) e le figure del grande incisore lorenese sono
rappresentate al centro dei piatti, con la tipica bordura delle
faiences dell'Est della Francia.
Gallé: Coppia di cigni in amore, ceramica a
decoro policromo di ramages di fiori, animaletti e insetti.
Firma E: Gallé Nancy, epoca 1880, lungh. 17,8 cm, h. 8 cm. Coli. dott.
R. Zancanella, Torino.
Si decorano centri tavola dalle
forme barocche secondo la tradizione germanica, cache-pot, corpi
di lampade, vasi e piatti con emblemi araldici o con temi ripresi dai
pittori paesaggistici olandesi del XVII secolo. Questi ultimi ispirarono
le famose ceramiche di Delft, con il blu a tuttocampo; altre volte i
decori si rifanno alle favole di La Fontaine. Il maestro riporta in auge
i famosi leoni porta torciere e le parure da camino con
l'orologio inserito, che sono modelli del XVIII secolo della
Saint-Clement, rivisitandoli nei decori con nuovi motivi arabescati e
fantasie cromatiche.
Gallé: Vide-poches in ceramica a decoro bianco e
blu e profili in oro, con due farfalle applicate con la tecnica
barbotine. Firma E. Gallé Nancy, epoca 1890, lungh. 18 cm, h. 11 cm.
Coll. dott. R. Zancanella, Torino.
Gallé: Vide-poches in ceramica a decoro policromo
e profili in oro, con due farfalle applicate con la tecnica barbotine.
Firma E. Gallé Nancy, epoca 1890, lungh. 18 cm, h. 11 cm. Coll. G.
Dumeri, Torino.
Nelle invenzioni di forme, in rapporto costante con
la loro funzione, troviamo vasi dalla fattezza di draghi fantastici,
boccali dalla struttura raffigurante musicanti grotteschi e brocche
dalle forme di pappagallo. Tra le nuove creazioni si distinguono gatti,
cani, conigli, galli, galline, anitre, gufi, cigni e pappagalli, animali
particolarmente espressivi e in grandezza pressoché al naturale. I gatti
prendono il nome dai loro colori, come famiglia gialla (i più comuni) o
ancora famiglia bianca, nera, rossa, tigrata. Tutta questa produzione è
spesso decorata con cuori o con chiazze di colore, fino ai sorprendenti
chats habillés en marquise (i più costosi e ricercati dai
collezionisti). Questi gatti portano un abito a decoro di bouquets
di fiori policromi, oppure a bande con fiori selvaggi, talvolta una
mantiglia nera sul capo e un medaglione al collo con dipinto un cane.
Gli occhi, come per tutti gli animali, sono in vetro.
I cani sono rappresentati dai Carlini e dal Levrini con una decorazione
che talvolta è uguale a quella dei gatti, talaltra si rifà unicamente al
manto naturale; così i volatili, interpretati sia da un bel piumaggio
sia da un decoro fantastico. I conigli d'altra parte sono perlopiù
bianchi o verdi-azzurro, oppure dipinti con piccoli fiori sparsi, con un
nastro bluette al collo e, come i gufi i galli e le galline,
poggiano su una base decorata con verdure o vegetali.
Gallé: Soliflore in ceramica a decoro policromo e
oro di api. Firma E: Gallé, epoca 1888, diam. 5,4 cm, h. 11,2 cm. Coll.
dott. R. Zancanella, Torino.
Tra le innovazioni
di Gallé vi sono tutta una serie di oggetti, soprammobili o da vetrina,
vasi, coppe, calamai e vide-poches, e anche servizi da tavola che
sin dal 1889, all'Esposizione Universale di Parigi, manifestano un nuovo
stile L'Art nouveau.
Gallé: Vaso in ceramica a decoro policromo e oro
con motivi japonais alla Imari, al centro due medaglioni miniati con
paesaggi alla maniera delle incisioni di Jacques Callot. Firma E: Gallé
Nancy, epoca 1889, lungh. 15,2 cm, h. 12,4 cm. Coll. privata, Torino.
Gallé vi espone duecento esemplari dalle
simboliche immagini: in alcuni sono riportate citazioni letterarie, in
altri si trovano composizioni di gusto giapponese che prendono spunto da
stampe di quel Paese o evocano le ceramiche Imari e Satzuma. Inoltre nei
decori compaiono fiori, coccinelle, api, cavallette, farfalle e
libellule. Per altri esemplari il valore estetico è rappresentato dalla
ricchezza inventiva: l'insetto diventa pretesto per forma e decoro,
essendo intenzione del maestro evitare oggetti consueti o privi
d'ispirazione, per dare loro invece un aspetto di individualità.
Gallé: Vaso in ceramica a forma di stella,
decoro
policromo e oro con grappoli di ciliegie e farfalla.
Firma E.
G. DÉPOSE, epoca 1895, lungh. 19,3 cm, h. 18,3 cm. Coll. G.
Dumeri, Torino.
Osservazioni
tecniche
Gallé al momento dell'Esposizione Universale afferma di aver
perfezionato, dopo costose ricerche ...una pasta fine e densa, dura e
leggera, bianca e molto sonora, che prende senza fare difetti lo smalto
stannifero (a base di stagno). Nelle sue ricerche ottiene degli
smalti adatti a sottili sfumature, e tali smalti fondenti sono
utilizzati ad alte temperature. Realizza dei motivi in alto rilievo
chiamati barbotine preparando il tutto prima della cottura,
evitando così brutte sorprese. Le sue invetriature brillano anche per
l'inclusione di lamine metalliche e le sue tecniche sono tra le più
elaborate: impiega, ad esempio, l'acido fluoridrico in modo parziale per
rendere opaca la materia in alcune zone, rendendola così più espressiva
in rapporto ad altre parti dalla smaltatura brillante.
Le firme
Le firme Gallé sono molteplici e si trovano iscritte a smalto nei colori
nero, blu di cobalto, violetto di manganese, rosso e bruno, ma se ne
contano anche en creux, ossia incise sulla pasta.
Gallé: Vaso in ceramica di forma ottagonale a
decoro di boccioli di rose e nastro, su fondo avorio a motivo
plissée. Firma E. G. DÉPOSE, epoca 1868, diam. 7 cm, h. 9,8 cm. Coll.
dott. R. Zancanella, Torino.
Gallé: Vaso in ceramica a forma di boccia con
collo festonato, decoro policromo e oro con tralci di Crataegus e
farfalla. Firma E: Gallé Nancy, epoca 1884, diam. 9,5 cm, h. 9,5 cm.
Coll. dott. R. Zancanella, Torino.
Alcuni esempi:
S ' Clement con o
senza Déposé;
Gallé Nancy, con o
senza Déposé;
E. Gallé Nancy;
E. Gallé Nancy EG
Déposé;
E
G Nancy con o senza Déposé;
E
G; E. Gallé Fayenceries Nancy;
Emile Gallé fec.
1880;
E. Gallé.
Le firme si trovano
sotto la base dell'oggetto, raramente piazzate nel decoro, mentre per
gli animali quasi sempre si trovano sotto una zampa o dietro la testa.
Franco Borga
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