I vetri di Paul Nicolas a firma D'Argental
 

 

Franco Borga

 

 

Vaso ovoidale in vetro doppio, decoro di paesaggio con fagiani finemente inciso ad acido su fondo opalescente color miele. Firma alla ruota P. Nicolas con la croce di Lorena, 1920, h. cm 19,8. Coll. privata Alpignano (TO).

 


Paul Nicolas, nato a Laval-sous Bruyères (1875-1952), fa il suo apprendistato alla manifattura Gallé fino a diventar protagonista sotto l'occhio vigile del maestro, che, verso il 1900, lo chiama, con il compagno Louis Hestaux, ad operare al suo stesso banco per l'elaborazione dei pezzi di maîtrise.

 

Vaso troncoconico in vetro doppio, decoro floreale e foglie finemente inciso ad acido su fondo blu turchese. Firma in rilievo a cammeo D'Argental, 1919, li. cm 23,7.

Coll. privata Saluzzo (CN).

 

 

Vaso ovoidale riposante su base circolare in vetro doppio,
decoro di allium e foglie finemente inciso ad acido su
fondo grigio. Firma in rilievo a cammeo D'Argental,
1921, h. cm 11,8. Coll. privata Alpignano
 (TO).

 


L'esperienza e la padronanza tecnica acquisita inducono Paul Nicolas e i colleghi Mercier, Villermax e Windech a staccarsi dall'établissements Gallé (nel 1919) e ad aprire un loro atelier al n. 64 di rue de la République a Nancy con la denominazione sociale Atelier des graveurs réunis; la firma scelta da apporre ai vetri sarà D'Argental, nome preso dall'omonima cittadina e dal fiume che corre in Alsazia e Lorena nella Valle dell'Argento.

 

 

 

Vaso ovoidale riposante su base circolare in vetro doppio,
decoro di allium e foglie finemente inciso ad acido su
fondo grigio. Firma in rilievo a cammeo D'Argental,
1921, h. cm 11,8. Coll. privata Alpignano
 (TO).

 

 

 

Vaso ovoidale con piccolo collo in vetro
doppio, decoro di dalie e foglie finemente
inciso ad acido su fondo opalescente
color miele. Firma in rilievo a cammeo
D'Argental, 1922, h. cm 14,8.

Coll. privata Alpignano (TO).

 

 

 

 

 

 

 

Grande vaso ovoidale in vetro triplo, decoro di
paesaggio innevato con scena di cervi finemente
inciso ad acido nei toni viola e bianco. Firma in rilievo
a cammeo D 'Argental, seguita dalla sigla S L (Saint
Louis), 1920, h. cm 34,6. Coll. privata Pecetto (TO).

 

 

 

 

 

 

 

 

Stipulando un contratto con la Saint-Louis, la ditta D'Argental riceve i vetri soffiati greggi che si incarica di decorare e che restituisce all'illustre manifattura per la diffusione tramite i suoi canali. Per quattro anni si lavorano vetri a cammeo a due o tre strati a decoro floreale o di paesaggio, poi, per sopravvenuti disaccordi tra i soci, i tre collaboratori rientrano alla Gallé. Paul Nicolas continua nella sua impresa con l'aiuto di una quindicina di lavoranti, rispettando il contratto con la Saint-Louis, che nel frattempo fa produrre a minor costo da un'altra vetreria nell'Alsazia tedesca vasi, coppe e lampade dallo stile e dai decori simili ai pezzi d'Argental, a firma Arsall o Arsale, o anche Saint Louis. Malgrado la qualità più scadente e le rifiniture più rustiche nei particolari, questi prodotti fanno seria concorrenza alla firma D'Argental.

 

 

Grande vaso ovoidale a collo rastremato in vetro doppio,
decoro di rose e foglie finemente inciso ad acido su fondo
opalescente color miele. Firma in rilievo a cammeo P.
Nicolas Nancy, 1925, h. cm 30,7. Coll. F. Falleto, Torino.

 

 

 

 

 

 

 

 

Lampada champignon in vetro doppio, decoro floreale e
foglie finemente inciso ad acido su fondo opalescente color
miele, montatura in ottone. Firma in rilievo a cammeo
D'Argental, 1924, h. cm 60 cm. Coll. Deputrin, Parigi.


 

Paul Nicolas reagisce disegnando nuovi decori e composizioni, che comprendono figure di volatili, farfalle e frutti, chiedendo alla Saint-Louis il diritto di vendere anche in proprio, cosa che farà partecipando a mostre e affidando la vendita dei suoi vasi a negozi e gallerie specializzate, nonché a rappresentanti per l'estero. Nel 1925 incomincia a firmare col proprio nome alternandolo con quello di D'Argental, fino al 1928; da quel momento le sue opere porteranno esclusivamente la firma P. Nicolas. Dopo il 1925, pur restando fedele alle incisioni ad acido e interpretando ancora motivi Art Nouveau, inizia personalmente e con l'aiuto di qualche molatore, la lavorazione di vasi in cristallo, incolore prima, colorato più tardi, dal decoro geometrico finemente intagliato; negli anni successivi sviluppa ancora il tema di motivi naturalistici, però ad intaglio, alla mola e per incisione alla ruota.

 

Lampadario in vetro doppio, decoro di volatili e vegetazione
finemente inciso ad acido su fondo verde acqua, montatura
in ferro forgiato. Firma in rilievo a cammeo P. Nicolas,
1930, h. cm 130. Coll. Deputrin, Parigi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Lampada champignon con base a boccia in vetro triplo, decoro di paesaggio lacustre dei Vosgi con volatili finemente inciso ad acido su fondo opalescente color miele, montaturai n ferro forgiato. Firma in rilievo a cammeo D'Argental,
1928, h. cm 47. Coll. Deputrin, Parigi.

 

 

 

Vaso a boccia con collo festonato in vetro triplo, decoro di paesaggio lacustre con pescatori e casolare, finemente
inciso ad acido su fondo bianco rosato pallido. Firma in rilievo a cammeo D'Argental, S L (Saint Louis), 1923, h. cm 14,6, 0 14,6 cm. Coll. Del Monte, Torino.

 

 

Fra il '30 e il '40 crea notevoli vasi in cui include nello spessore del vetro o cristallo, ancora caldo, incrostazioni di smalti raffiguranti fiori, alghe, pesci o paesaggi e all'esterno decora la superficie con la ruota, per cui i motivi appaiono nettamente staccati dal fondo.
Anche i suoi colori sono molto personali; di preferenza utilizza impasti rosa, malva, blu, verde, un rosso bruno e tutta una gamma di toni fumés.
Nell'ultimo periodo della sua carriera, dal 1940 al 1952, esegue in parallelo con altre opere, una serie di vasi dipinti a smalto, allora di moda sul mercato, a soggetti di fiori, bacche e foglie, affievolendo però la sua originalità.
Fra tutte le sue importanti opere sono particolarmente da ricordare i numerosissimi pezzi unici che l'artista, distinguendosi, ha creato. Nel 1936 il maestro riceve dallo Stato francese l'alto riconoscimento di Meilleur Ouvrier de France.

 

 

 

Franco Borga

 

 

 

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