Napoleone Martinuzzi
scultore e creatore in vetreria
Franco Borga
Grande anfora in vetro
soffiato pulegoso verde, con due ampie anse che proseguono lungo il
corpo a morisie. Fortemente iridata. Firma ad acido "Venini Murano". H
44 cm. Napoleone Martinuzzi per Venini
&
C. 1928. Esposizioni: Biennale di Venezia, 1928. Testo di confronto:
Catalogo blu n° 3218, Domus, luglio 1928. Coll. Turîn Gallery, Torino.
Napoleone Martinuzzi,
Murano 1892-1977.
Lo scultore Napoleone
Martinuzzi è una delle figure più eminenti delle vetrerie d'arte
muranesi.
Fu uno dei massimi designers attivi a Murano nel XX secolo; dopo
aver frequentato l'Accademia di Belle Arti di Venezia, seguendo il corso
di scultura di Antonio Dal Zotto e la Scuola Libera del Nudo, entra nel
gruppo secessionista di Ca' Pesaro, dove espone dal 1908.
Lavora poi a Roma nello studio di Angelo Zanelli nel 1910-11, ed espone
alla Secessione Romana nel 1914, ed ha un'intensa attività
scultorea.
Fu amico di Gabriele D'Annunzio e per lui realizza alcune opere e
progetta un Mausoleo mai costruito.
Espone alle più significative mostre nazionali e alle Biennali
Veneziane.
Nel 1916 a Murano, apre un laboratorio per l'esecuzione di arazzi che
disegna egli stesso. Dal 1925, ricopre la carica di direttore artistico
di Venni, da quando questi si separò da Cappellin.
Pianta grassa in vetro
pulegoso verde soffiato e lavorato a mano. Napoleone Martinuzzi per
Venini & C. 1929. H cm 34. Pubblicazione analoga, Domus 1929 pag.
32. Milano, coll. priv.
Pianta grassa in vetro
pulegoso verde soffiato e lavorato a mano. Napoleone Martinuzzi per
Venini & C. 1928. H cm 42. Testo di confronto: Catalogo blu n°2495.
Torino, coll. Turîn Gallery.
Vaso
"velato" in vetro soffiato lattimo incamiciato azzurro con due
applicazioni lineari ai lati pinzate alle estremità. Superficie iridata.
Firma ad acido "Venini Murano". H cm 22. Napoleone Martinuzzi per Venini
& C. 1930. Bibliografia: Vetro italiano 1920-1940. Torino, coll.
Turîn Gallery.
Vaso a boccia con bocca
svasata in vetro soffiato lattimo incamiciato arancio con piccole anse
applicate spruzzate d'oro, Zecchin-Martinuzzi 1932. H cm 34. Torino,
coll. Turîn Gallery.
Vaso
a forma d'anfora su base circolare, vetro nero con inclusioni di foglia
d'argento, anse e base applicate in pasta di vetro rosso. Napoleone
Martinuzzi per Venini & C. 1930. H cm 27. Milano, coll. priv.
Grande
vaso di corpo sferico con bocca espansa, vetro lattimo incamiciato verde
con anse applicate come la base in vetro azzurro trasparente spruzzato
oro. Zecchin-Martinuzzi. 1932-34. H cm 40. Pubblicazione simile,
Mille anni d'arte del vetro a Venezia, tav. 541. Milano, coll. priv.
Coppa in vetro lattimo
incamiciato in diversi toni di azzurro con spruzzature d'oro, corpo con
costolatura ad andamento ellittico con base applicata.
Zecchin-Martinuzzi. 1932-34. Dimensioni: cm 19x27,5. Milano, coll. priv.
Vaso ad anfora in pasta vitrea
blu spruzzata in oro, collo a bulbo, bocca espansa, tre anse costolate.
Zecchin-Martinuzzi. 1932-34. H cm 34,5. Milano, coll. priv.
Vaso ansato in vetro pulegoso
verde, corpo a boccia, bocca espansa, grande ansa rostrata. Napoleone
Martinuzzi per Venini & C. 1928. H cm 25,5. Bibliografia: F. De Boni,
I vetri Venini,
Torino 1989, tav. 15. Milano, coll. priv.
Nei primi anni
si attiene all'impostazione stilistica operata da Vittorio Zecchin,
disegnando soffiati lievi e trasparenti. Nel 1928 introduce un famoso
vetro di sua creazione, un vetro opaco, traslucido, non trasparente
detto pulegoso per le sue numerosissime bolle irregolari (puleghe)
che sono racchiuse all'interno. Tale vetro viene utilizzato per figure,
animali, vasi e piante e di sontuosi lampadari di particolare effetto
estetico e di notevole importanza tecnica, sono le famose coppe con
piante grasse.
Coppa in pasta vitrea nera
spruzzata d'argento, anse rostrate con applicazioni di foglia d'oro.
Napoleone Martinuzzi per Venini & C. 1928-30. Cm 10x31. Bibliografia:
AA.VV., 50 capolavori - Vetri di Murano del '900, pag. 28, tav. 9.
Milano, coll. priv
Dopo la recessione di Venini avvenuta nel 1931, fonda nel 1932 unendosi
all'ingegner Francesco Zecchin, la "Zecchin Martinuzzi Vetri Soffiati",
specializzata in classici soffiati per lo più spessi e opachi. Su
modelli di Martinuzzi vedono la luce vetri pulegosi, quelle
deliziose statuine, per la maggior parte femminili, in pasta vitrea
rosso-corallo con leggera iridescenza di eccezionale effetto plastico,
eseguite dall'abile maestro Alfredo Barbini.
Vaso cilindrico in vetro pulegoso verde, anse a
testa d'animale e base circolare.
Napoleone Martinuzzi per Venini & C. 1930. H cm 37. Parigi, coll. priv.
Dal 1947 al 1953 è ancora direttore artistico di una vetreria "Arte
del vetro di Alberto Seguso", poi collabora con Gino Cenedese fino al
1958, e negli anni dal sessanta al settanta progetta ancora per Pauly G.
opere eseguite da Alfredo Barbini.
Numerose sono le partecipazioni di Martinuzzi alle esposizioni vetrarie
in Italia e all'estero.
Napoleone Martinuzzi, più conosciuto come creatore in vetreria che per
la sua scultura, negli ultimi anni della sua vita è chiamato alla
direzione del Museo del Vetro di Murano.
Franco Borga
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