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Completati gli studi, Černigoj si stabilisce a
Lubiana, ottenendo cattedra presso la Scuola Tecnica Secondaria
(1923-1925).
Locandina della Scuola di Attività Moderna, 1925
1925 Trieste
Insegnanti e
iniziatori: Augusto Cernigoj, Giorgio Carmelich, Emilio Mario Dolfi.
Sempre nello stesso 1925 fonda il "Gruppo Costruttivista Triestino", a cui aderirono Edvard Stepancic, Ivan Poliak, Zorko Lah, Ivan Vlah e Thea Cernigoj.
El Lissitzky, Prounenraum (Sala Proun), Berlino 1923 (ricostruzione 1965). Eindhoven, van Abbemuseum
Sala Costruttivista, Trieste 1927 (ricostruzione Piero Conestabo, 1991)
Il Gruppo, nel 1927, presenta la "Sala Costruttivista", ispirata al Prounenraum, esposto da El Lissitzy alla "Grosse Kunstasstellung di Berlino" (1923). La mostra si tiene all'interno della "Prima Esposizione del Sindacato di Belle Arti", al Padiglione del Giardino Pubblico di Trieste (una ricostruzione della "Sala costruttivista", verrà realizzata nel '91 in occasione della mostra Il mito sottile, presso il Museo Revoltella, ad opera dell'artista Piero Conestabo). Alla realizzazione, nel '27, collaborano Giorgio Carmelich, Edoardo Stepancich e Giuseppe Vlah - il manifesto del movimento, firmato dallo stesso Cernigoj, enunciava:
«Noi attivisti
arch. Carmelich Giorgio, prof. A. Cernigoj, G. Vlah, E. Stepancich
abbiamo per meta l'arte + oggetto = funzione cioè sintesi totale del
movimento nello spazio. Di fronte alla vecchia concezione della pittura,
scultura letteraria, la nostra attività tende a una nuova
pittura-scultura assoluta vibrazione di colore + spazio + tempo = forma
ovvero funzione per se stessa esistente e vitale-pura. Noi combattiamo a
priori la forma dell'arte di produzione naturalistica o fantastico
mistica, e l'attuale letteraria individualista dell'ultima generazione
decadente. Non più arte riproduttiva
non più arte
figurativa
arte oggettiva tattile
Manifesto del Gruppo costruttivista di Trieste, 1927
Cernigoj Augusto. Copertina in
Der Sturm / (Numero speciale:
Il primo numero della rivista Tank di Lubiana
Il ruolo che Černigoj svolse, nella sua instancabile attività di promotore, sempre pronto a sottolineare l'internazionalismo piuttosto che il regionalismo, consentì agli artisti jugoslavi e triestini di essere partecipi delle attività svolte dai grandi movimenti d'avanguardia, nell'Europa centrale e orientale, a cavallo tra le due guerre.
P.S.: Un ringraziamento a Piero Conestabo per la documentazione biografica e le immagini gentilmente messe a disposizione.
Note: 1 La collezione della Galleria Černigoj a Lipica è costituita da oltre 1.400 opere d'arte (molta la grafica, xilografia, linoleografia, punta secca e acquatinta), di cui 400 esposte, offrendo un'ampia panoramica dei temi affrontati dall'artista in oltre sessant'anni di attività.
Bibliografia:
Toshino Iguchi, Avant-garde Design Beyond Borders - The Slovenian Constructivist Avgust Černigoj, Saitama University, Japan
La Storia dell'Arte, Le Avanguardie, Vol. XVII, Electa 2006
Costruttivismo in Polonia. Catalogo della mostra, (Caraglio, 22 ottobre 2005 - 29 gennaio 2006), 2005
M. De Micheli, Le avanguardie artistiche del Novecento, Milano, 1986
Vieri, Quilici, L'architettura del costruttivismo. Laterza, 1978
Augusto Černigoj, Catalogo della mostra, (Trieste, Palazzo Costanzi, aprile-maggio 1977), 1977
Treccani, Enciclopedia del Novecento, Vol. I, (pag. 1053), 1975
Enciclopedia
Universale dell'Arte, Firenze 1958
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