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Giulio Carpioni (Venezia ? 1613 - Vicenza 1678)

 

Pittore e incisore, Giulio Carpioni nacque probabilmente a Venezia nel 1613. Secondo Orlandi (1704) fu allievo del Padovanino che seguì a Bergamo nel 1631 (Pilo 1961). È possibile che poco dopo il  pittore si sia recato a Roma, al fine di completare la sua preparazione classicistica attraverso la visione dei Baccanali di Tiziano e delle opere di Poussin (Longhi 1963). Documentato come residente a Vicenza dal 1638 (Zorzi 1961), la città berica divenne il centro principale della sua intensa attività. La decisione di abbandonare Venezia, dove la concorrenza era notevole si dimostrò infatti una scelta indovinata. Racconta Orlandi (1704) che vi “concorrevano i curiosi Dilettanti, per vedere l’opere sue, e fioccavano da varie parti le commissioni”. A ciò si aggiunga che dopo la partenza di Francesco Maffei per Padova, avvenuta nel 1657, l’artista vide moltiplicare i suoi impegni, potendo così controllare e dirigere senza ostacoli la situazione artistica vicentina.
Salvo un soggiorno veronese di circa quattro anni (1669-1673) insieme con il pittore Bartolomeo Cittadella (Saccardo 1981; Binotto 1983), Giulio Carpioni operò ininterrottamente nella città berica fino alla morte, avvenuta il 29 gennaio 1678 (Zorzi 1961).
“Per tutta la vita rimase fedele a un temperamento che lo voleva posato, alieno da ogni forma di arditezza in campo artistico, con eccezione solo alle sue fantasie e ai suoi garbati baccanali, amante della misura e della prudenza, un poco melanconico forse, ma non per questo privo di umorismo, capace anzi di battute scherzose e piccanti, a quanto pare. Fedele a stesso e al suo temperamento, ottenne nella piccola Vicenza una notorietà invidiabile e contemporaneamente raggiunse un discreto livello economico. Quando la morte lo colse nel 1679 [1678 more veneto], lasciò ai suoi eredi un sostanzioso patrimonio” (Bellini 1981).


Daniele D'Anza