Guido Andloviz
La Civica Raccolta di Terraglia di Laveno Mombello e
Guido Andloviz
Mostra di Guido Andloviz
Presentazioni:
Giovanni Battista
Salvini - Giuseppe Corbatto - Sergio Trezzi - Gabriele Giannella
La mostra - Guido Andloviz - Designer e direttore artistico per quarant'anni
di ceramica industriale italiana: 1923-1961, apre un anno di grandi
iniziative culturali per la Città di Grado dove la collaborazione tra
gli enti operanti sul territorio, Assessorato regionale alla Cultura,
Comune di Grado e Azienda di Promozione Turistica di Grado e Aquileia,
evidenzierà come non mai quanto positiva ed essenziale ai fini di una
maggiore fruibilità dei beni culturali da parte della collettività sia
l'azione sinergica delle pubbliche amministrazioni.
Il sostanzioso contributo erogato dalla Regione con la legge 68/81 ha
consentito la realizzazione di questa esposizione, una iniziativa
avviata dalla passata amministrazione, che finalmente rende merito a
Guido Andloviz, un artista che con Josef Maria Auchentaller è stato sino
ad oggi troppo trascurato dalla critica e che la nostra regione ha
ignorato per tanto tempo.
Il titolo della mostra, in maniera molto azzeccata, definisce Guido
Andloviz designer e direttore artistico per quarant'anni di ceramica
industriale italiana, ed in effetti i documenti in esposizione
evidenziano come la produzione ceramica di Andloviz non sia solo una
stupenda espressione artistica ma un fatto di costume e di vita
italiana.
L'omaggio che Grado intende fare ad Andloviz è un omaggio dovuto e
riconoscente per un concittadino che, con il linguaggio universale
dell'arte, seppe far risplendere Grado e la sua laguna nei soggetti di
bozzetti, cartoline, quadri e naturalmente nei pezzi di ceramica,
facendo riecheggiare lontano il nome dell'isola.
La realizzazione della mostra, che inizia con una breve esposizione a
soggetto gradese, ma che avrà la sua massima espressione a maggio con i
bellissimi oggetti provenienti dalle collezioni pubbliche e private di
Laveno, è stata resa possibile soprattutto per l'interessamento
dell'avv. Marino De Grassi, operatore nel campo dell'editoria e
promotore di numerose iniziative culturali per l'lsontino e alla
disponibilità dell'Amministrazione comunale di Laveno Mombello, nonchè
alla sollecita collaborazione di Albino Reggiori, Direttore della Civica
Raccolta di Terraglia di Laveno. Un particolare ringraziamento è dovuto
alla dottoressa Claudia Ledri, nipote dell'artista, senza la quale la
sezione gradese non avrebbe potuto trovare attuazione.
Questa mostra non ci fa conoscere soltanto l'artista Andloviz, ma ci fa
incantare e stupire davanti alle straordinarie realizzazioni in ceramica
trasferite nella corrente produzione industriale degli Anni Trenta e
Cinquanta. Documentare con testimonianze privilegiate, contribuire a
raccogliere elementi per raccontare la storia del nostro territorio è
uno degli impegni primari per la pubblica amministrazione: ritengo che
le opere di Andloviz, nella loro semplice bellezza e originalità, ci
consentano di assolvere in modo superlativo questo compito.
Giovanni Battista Salvini Sindaco della Città di Grado
Nonostante le difficoltà incontrate, finalmente l'Amministrazione
comunale di Grado è riuscita nell'intento di dare attuazione alla
rassegna sul concittadino Guido Andloviz, grazie soprattutto al
finanziamento della Regione Friuli Venezia Giulia.
Dopo Marin, che seppur in un campo diverso ha interpretato i valori più
puri della graisanità, ecco che un altro concittadino, servendosi
dell'arte diviene simbolo dell'isola.
Andloviz, pittore e designer di valore internazionale, fu per quasi un
quarantennio il direttore artistico della Società Ceramica Italiana di
Laveno, una delle più celebri industrie nazionali di produzione di
ceramica. Con Giò Ponti, Andloviz segnò un lungo periodo nel gusto
italiano per gli oggetti ceramici d'uso corrente e di oggettistica
pregiata.
È nostra volontà ricordare questo artista di assoluto valore sino ad
oggi troppo trascurato dalla critica e dalla nostra città.
L'esposizione, articolata in più sedi, a Grado nel Palazzo dei Congressi
e nella sala espositiva all'ingresso principale della spiaggia, nonché a
Trieste nel Museo Civico Revoltella, presenta tutte le più importanti
opere dell'artista, provenienti da collezioni pubbliche e private.
Grande sponsor della rassegna è la Civica Raccolta di Terraglia di
Cerro, frazione di Laveno. Il suo direttore, assieme all'Amministrazione
Comunale di quella città, ha da tempo offerto la piena collaborazione
per rendere omaggio a chi come Guido Andloviz, ha per un lungo periodo
prestato con grande professionalità e sin troppa modestia la sua arte a
Laveno, a Grado, all'Italia e tal proposito colgo l'occasione per
ringraziare pubblicamente il Sindaco di Laveno che molto gentilmente ha
collaborato.
Giuseppe Corbatto
Assessore alla cultura della Città, di Grado
E' per me un onore
poter rendere omaggio ad un grande talento, a Guido Andloviz, il quale -
con le sue opere ceramiche prodotte nell'area lombarda ed in particolare
modo a Laveno Mombello - ha saputo esprimere la sua straordinaria arte
con eleganza e sobrietà.
Guido Andloviz è insuperabile per ricchezza di idee, di stile, nel
design: il non concepire il decoro come à part soi come determinazione
di un generico gusto déco, bensì come funzione propria e sostanziale
della ceramica, unico nel suo rapporto con l'evoluzione dell'oggetto
generato in stretta simpatia con essa fa di questo artista un
protagonista ed un creativo in assoluto.
Guido Andloviz aveva trovato a Laveno un campo d'espansione propizio, il
campo ideale per un'attività senza sosta; reinventa una nutrita serie di
oggetti tra i più disparati: vasi, cache-pot, scatole, posacenere... che
si differenziano dalla produzione precedente per la caratterizzazione
plastica, in particolare nei motivi decorativi, dovuta al suo essere
scultore. Grazie a questo geniale architetto triestino, i prodotti delle
manifatture lavenesi si sono trasformati in vere opere d'arte,
riconosciute a tutti i livelli.
Guido Andloviz ci ha dato molto, noi gli dobbiamo un fraterno e
riconoscente caro ricordo.
Sergio Trezzi
Sindaco di Laveno
Mombello - Cerro
A mio personale e modesto parere, di Guido Andloviz, della sua arte, il
significato è non l'interpretare, bensì dar parola alle immagini e
riuscire a sentirle come presenza viva.
La sensazione che alcune delle sue opere mi danno è di comunicazione
immediata, semplice, schietta, forse subordinata al fatto di sapere che
questo artista ha dedicato tanti anni a Laveno Mombello lavorando
alacremente.
Bravura, estro, bontà, altruismo, squisitezza e sobrietà di stile e di
gusto ben difficilmente si possono riscontrare in una sola persona:
Guido Andloviz questi valori li racchiude in sè. Il nostro Lago Maggiore
è stato - se possibile - ancor più valorizzato con le sue trasposizioni
sulla ceramica.
Il tempo non riuscirà a distruggere il lavoro di G. Andloviz, poiché la
ricerca di memorie deve continuare, finché la critica non si deciderà a
riconoscergli la giusta e meritata collocazione tra i grandi artisti del
primo Novecento.
Gabriele Giannella
Assessore alla Cultura di Laveno Mombello-Cerro
tratto
da:
Guido Andloviz
©
Edizioni della Laguna
ne del genio architettonico di Mario Botta, deve aver vissuto lo
sgombero della mostra come una vera, propria e liberatoria evacuazione.