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Joseph Heintz il giovane (Augsburg 1600 c. – Venezia 1678)
L’artista, figlio dell’omonimo Joseph
Heintz il vecchio pittore di corte di Rodolfo II, nasce ad Augusta verso
il 1600. Nel 1617 figura come garzone presso la bottega di Matthäus
Gundelach, già allievo del padre deceduto prematuramente nel 1609.
Probabilmente, prima di scendere in Italia,
Heintz frequenta anche la bottega di Matthias Kager (1621), noto
miniatore e già allievo a Venezia di Hans Rottenhammer (Bushart 1968).
Nel 1625 il giovane è attivo in Italia, a Venezia e a Roma, dove esegue
una Veduta di villa Borghese (Campetelli
2003). È forse in questo torno di tempo che papa Urbano VIII gli
conferisce, per meriti pittorici, il titolo di Cavaliere dello Sperone
d’oro. Nel 1632 si trova di certo a Venezia come testimonia la pala
votiva della chiesa di San Fantino. Successivamente risulta iscritto
alla Fraglia
dei pittori veneziani dal 1634 al 1639 e nell’elenco della “Tansa de’
pittori” dal 1639 al 1642 (Favaro 1975). Nel 1640 nasce il figlio
Daniel, futuro collaboratore. Tra il 1648 e il 1649 firma con l’epiteto
Eques Auratus, l’Ingresso del patriarca Federico Corner a San Pietro di Castello, la
Caccia ai tori in campo San Polo e
Il fresco in barca (oggi conservati al Museo Correr di Venezia). Il
30 novembre 1655 è chiamato, assieme a Nicolas Régnier, a stimare la
collezione di Giovanni Pietro Tiraboschi (Savini Branca 1964). L’anno
seguente, a coronamento di un periodo di intensa attività pittorica, gli
viene commissionato il Ritratto
del doge Francesco Corner, da collocarsi nella Sala dello Scrutinio
di Palazzo Ducale. Poco dopo stipula il contratto con il priore della
chiesa dei Santi Giovanni e Palo, fra’ Giovanni Premuda, per la realizzazione
di una tela celebrante La vittoria
della flotta veneziana su quella turca
ai Dardanelli (Chiappini di Sorio 1967). Nel 1663 il conte Czernin,
plenipotenziario dell’imperatore Leopoldo I, gli commissiona alcune
opere e, a quanto pare, assume per un certo tempo alle proprie
dipendenze il giovane figlio Daniel (Daniel 1996).
Joseph Heintz il
giovane muore a Venezia nel settembre del 1678. Il necrologio nella
parrocchia di Santa Sofia recita: “il Sig. Iseppo Hens Pittor de anni 78
circa da febre giorni quindici medici Albertini/ Fa seppelir le sue
figliole”. Una di certo è quella Regina Heintz ricordata da Martinioni
(1663) tra i soli cinquanta “pittori di nome che al presente vivono in
Venetia”.
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