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Guido Grimani (Trieste 1871 - 1933)

Walter Abrami

 

Guido Grimani (Trieste 1871 - 1933)

 

 

Uno dei pittori di punta della scuola triestina tra ‘800 e ‘900, tecnicamente dotato e cromaticamente seducente. Guido Grimani nasce a Trieste il 21 dicembre del 1871 e sin da giovanissimo studia privatamente disegno dal pittore locale Giovan Battista Crevatin. Intorno al 1888 frequenta la Civica Scuola Reale Superiore di Trieste avendo, quale professore di disegno, il rodigino Tito Agujari. Nel 1885 ha già esposto al pubblico presso il mercante Schollian, una sorta di “Goupil triestino”, una serie di quadretti mentre nel 1887 invia un quadro all’Esposizione di Budapest. Nel 1890 lo troviamo a Monaco dove frequenta le lezioni di Heinrich Knirr e nell’ottobre dello stesso anno espone per il Circolo Artistico di Trieste Motivi nel porto di Trieste. Nel frattempo a Monaco cambia professore e segue i corsi di Johann Herrterich all’Accademia di Belle Arti. Nel 1893 e nell’anno successivo espone a Vienna alla Kunstlerhaus una Marina di Trieste e Miramare a Trieste. Nel 1894 compie un proficuo viaggio a Napoli dove si avvicina alla pittura di Posillipo. Ormai conosciuto, nel 1895 fa il suo esordio al Glaspalast di Monaco dove espone sino al 1912 con irregolarità. Ma è nel 1897 che, esponendo alla Biennale veneziana una Marina (Udine, Galleria d’Arte Moderna) che oltre ad essere elogiata da Vittorio Pica e Ugo Ojetti, gli da modo di confrontarsi con Fragiacomo e la tradizione veneziana nel genere che egli predilige. Ulteriore tassello per il suo iter artistico è il 1900, quando il Comune di Trieste lo invia quale commissario cittadino per la pittura all’Esposizione Universale. La sua pittura si fa sempre meno verista e più veneziana nella ricerca coloristica, con pennellate liquide e larghe. Nel 1905 apre, con il collega Giovanni Zangrando, una scuola privata di pittura a Trieste che rimarrà aperta sino al 1914. Nel 1906 viene eletto direttore del Circolo Artistico di Trieste e nel ’07 viene chiamato a Torino per la sessantaseiesima Esposizione di Belle Arti e vi partecipa con Idillio estivo e Notte. A Milano nel 1908 all’Esposizione Nazionale la sua Primi Albori, tra le migliori realizzazioni dell’artista, viene acquistata dal Museo Revoltella di Trieste. Nel 1913, prima del conflitto mondiale, compie un viaggio in Libia. Durante la guerra è confinato a Radkesburg. Partecipa ad altre esposizioni nazionali, come quella a Roma del 1921 o a Torino nel 1923. Nel 1927 ormai lentissimo nel portare a termine i lavori, decide di andare in Giappone e ne ritorna con “per lo più tramonti infuocati e visioni di mare aperto, dove l’elemento dominante è il colore” (Froglia 1971). Dei suoi dipinti colpisce “la liquidità, il moto delle acque, il gioco delle spume, una maestria agile nell’equlibrarsi con leggerezza, una eleganza nel finire con tocchi estrosi, da riaffermare ancora una volta il nostro più perfetto pittore del mare” (Benco 1933). Si spegne a Trieste il 13 marzo del 1933.


Matteo Gardonio


BIBLIOGRAFIA:

 

Il pittore triestino Guido Grimani / Luisa Froglia. - Trieste : Italo Svevo, 1971

Claudio H. Martelli. Dizionario degli artisti di Trieste, dell'Isontino, dell'Istria e della Dalmazia /  - III edizione. - Trieste : Hammerle editori, 2001