Segnala ai tuoi amici su Facebook
LE «GENERALI»
E LA «RAS»
PALAZZO DELLE
ASSICURAZIONI GENERALI
La Riva del Sale, vista dal molo omonimo, dominata dalla mole
del palazzo delle Assicurazioni Generali. In primo piano a sinistra, la
Pescheria (1878-1913), e dietro ad essa il Magazzino del sale. In una
delle case a destra aveva sede la posta (1798-1816), da cui prendeva il
nome la riva antistante. Nel 1853 la Riva delle Poste, oggi Corso
Cavour, venne prolungata - attraverso il cantiere Panfilli - fino al
piazzale della Stazione, assumendo nel 1876 il nome di Via della
Stazione.
(Coll. L. Susa)
Nel primo Ottocento,
ed ancor prima, l'unico ramo assicurativo che andava per la maggiore era
quello interessante i trasporti, e fioriva bene a Trieste, città di
commerci e traffici.
Nel 1831, però, intraprendenti ed avveduti uomini dediti all'alta
finanza e profondi conoscitori dei fenomeni economici di Trieste e di
Venezia decisero, impiegando un capitale di ben 2 milioni di fiorini, di
creare un forte ente che s'occupasse largamente di tutte le forme
assicurative, estese per ogni dove, e così nacquero le Assicurazioni
Generali, dette Generali appunto per tale motivo. La potente
compagnia assicuratrice, che allora sorgeva, intendeva — e l'ha ben
fatto nei suoi 140 anni di vita — estendere la sua attività alla
«sicurtà dell'uomo in tutte le sue ramificazioni, i vitalizi e qual
altro ramo di assicurazione fosse consentito». Con la Direzione centrale
a Trieste, col leone veneto di S. Marco implorante pace quale suo
stemma, la compagnia si organizzò intorno ai due poli massimi originari
di Trieste e Venezia. Oggi, con altre compagnie assicuratrici ad essa
unite, opera in tutte le parti del mondo, perché dovunque gode la
fiducia dei suoi assicurati, che è ben riposta dato il suo robusto fondo
di garanzia di parecchi miliardi al quale concorrono largamente i
possessi immobiliari e le redditizie aziende agricole in Italia ed
all'estero.
Sette anni dopo, il 9 maggio 1838 — nel 1826 era stato aperto l'Adriatico
Banco di Assicurazioni — nasceva la Riunione Adriatica di Sicurtà
il cui intento era di «riunire con continuità d'azione, di
pensiero e d'intenti, tutte le energie della sicurtà adriatica»,
attestata dal leone di S. Marco, assunto nell'età risorgimentale quale
suo emblema. Il capitale fondazionale fu di fiorini 1.500.000, ma
effettivamente esso oltrepassava i 2 milioni, poiché il pubblico
considerava la R.A.S., come più comunemente sarà chiamata, quale
ampliamento del suddetto Banco Adriatico (1826-1862). La R.A.S.
tratta ogni genere di assicurazioni e riassicurazioni, come le
Generali. Opera, anch'essa, saldamente sicura in Italia ed
all'estero, forte dei ben collocati suoi investimenti (ad esempio, in
titoli statali dei Paesi in cui svolge la sua azione) e di un largo
patrimonio immobiliare, in particolare per la copertura dei contratti
sull'assicurazione vita a lunga scadenza. La sua lunga esistenza di
oltre 130 anni, e con essa la vita della nostra città, è largamente
documentata nella sua permanente Mostra storica.
Le Generali, che dal 1886 hanno sul Corso Cavour nel proprio
palazzo la Direzione centrale, ebbero la loro sede, prima nel palazzo
Carciotti, poi in Via della Procureria. La R.A.S. ebbe la sua
prima sede in Contrada del Canal Grande (ora Via Cassa di Risparmio),
poi in Contrada S. Nicolò, poi nel palazzo Carciotti; quindi in un
blocco di quattro case in Via Valdirivo e contermini; ed infine, dal
1914, nel grandioso attuale palazzo di Piazza della Repubblica.
TRIESTE ROMANTICA
©
Edizioni Italo Svevo,
via Battisti n.
6, Trieste.