La Storia
Presumibilmente
il nome deriva dal latino ar(c)tu (stretto) per la conformazione
della valle. Viene però citata ufficialmente per la prima volta
solamente in un atto del 1288.
La fonte
solforosa per la bellezza della pelle, durante il Medioevo, fu
molto usata per le proprietà curative in campo dermatologico;
nel 1870 si inaugurò il primo stabilimento termale, con
conseguente sviluppo turistico.
Oggi è una
frequentatissima stazione termale e di villeggiatura. La
sorgente di acqua (solfato-calcica sulfurea), è tra le più
importanti d’Italia.
Geografia
Sorge a 442 m in Val Bût, nella regione
alpina della Carnia.
Lingue e dialetti
Ad Arta Terme, accanto alla lingua italiana, la popolazione
utilizza la lingua friulana. Nel territorio comunale vige la
Legge regionale 18 dicembre 2007, n. 29 "Norme per la tutela,
valorizzazione e promozione della lingua friulana, con la quale
la Regione Friuli Venezia Giulia stabilì le denominazioni
ufficiali in friulano standard e in friulano locale dei comuni
in cui effettivamente si parla il friulano.
Luoghi d'interesse
- Chiesetta di Santo Spirito (XV secolo)
- Chiesetta di San Nicolò (XV secolo)
- Chiesa parrocchiale di Piano d'Arta (1781)
- Chiesa parrocchiale di San Martino Rivalpo Valle (XV secolo)
Cultura
Vi soggiornò anche Giosuè Carducci che ispirandosi proprio alla
Carnia scrisse diverse poesie tra cui la celebre Il comune
rustico (1885).