Alessandro Zezzos (Venezia 1848 - V. Veneto 1914)
A. Zezzos, Corteggiamento, collezione privata.
Nasce a Venezia il 12 febbraio 1848 e muore a Vittorio Veneto nel 1914.
Di padre greco e madre veneziana, terminati gli studi classici s’iscrive
all’Accademia di Belle Arti di Venezia contemporaneamente a Favretto,
Milesi e Nono. Dopo aver completato gli studi all'Accademia, nel 1868
inizia ad esporre nelle sale della Società Veneta Promotrice di Belle
Arti con Figura di donna, Esercizio d'inclinazione e un
Ritratto, nel 1869 Amori fanciulleschi, nel 1870 Avanti la
passeggiata, nel 1871 Scena campestre, Il caffè Florian,
Una tosa da maridar. Nello stesso anno Pompeo Molmenti nella
rivista “L’Arte in Italia” riconosce in lui un nuovo talento assieme a
Ciardi e Zandomeneghi. Camillo Boito non è dello stesso parere e in
“Nuova Antologia” fa un distinguo tra la pittura di Zandomeneghi di cui
lui è entusiasta e quella “imbellettata”, “oleosa” e compiacente” di un
Alessandro Zezzos e di un Eugenio Blaas. Nel 1873 Zezzos espone sempre
alla Società Promotrice Vedova e un Ritratto, nel 1875
Una calle di Venezia, Le rondini e La cerca, nel 1876
Ragazza veneziana, I piccioni e La cieca, nel 1878
Colazione in due, quadro che viene comprato dalla Società Veneta
Promotrice per 425 Lire con il ricavato della tassa d’ingresso
dell’Esposizione della R. Accademia di Venezia. Nello stesso anno è tra
i quindici pittori veneziani selezionati dall'Accademia veneziana per la
partecipazione alla sezione di pittura italiana dell'Esposizione
Universale di Parigi, dove espone I colombi di San Marco. Nel
1880 è eletto accademico d'onore presso l'Accademia di Belle Arti di
Venezia e invia alla Mostra Nazionale di Torino l'acquerello Le
rondini, opera che verrà esposta l’anno seguente anche alla
Promotrice veneziana. E’ l’ultimo anno di collaborazione con la Società
veneziana. Nel 1881 espone alla Nazionale milanese tre pitture ad olio
Mercante diventagli, Alla predica e Mezza figura di
fanciulla, e nel Portico Superiore un acquarello intitolato
Popolana. Nel 1883 all’Esposizione Nazionale di Roma si fa notare
con Gli amanti e l'acquerello Una calle veneziana,
presenzia poi ancora alla Nazionale torinese del 1884. Nel 1887 è
chiamato a far parte della Giuria di accettazione dell’Esposizione
Nazionale Artistica veneziana dove espone Vita veneziana e
l'acquerello Una calle. Nell ”Illustrazione Italiana”dei fratelli
Treves viene descritto il suo quadro Venditrice di Ventagli che
era stato esposto a Milano nel 1881 riconoscendogli il merito di essere
“uno dei primi pittori della nuova scuola naturalista”. Nel 1889
consegue una menzione d'onore all’Esposizione Universale di Parigi. Nel
1891 espone alla Mostra Triennale di Brera Lettere d'amore, Il
molo di San Marco e Una fuga nel 1700 opera molto ammirata e
segnalata per il Premio Principe Umberto, la stessa opera viene poi
inviata all’Esposizione di Monaco di Baviera. Lo stesso quadro verrà
ricordato e commentato anche in occasione della I Edizione della
Biennale veneziana per essere stato “trattato piuttosto con intenzioni
fantastiche e psicologiche che con ricerca di colorito storico”. Nel
1892 illustra il saggio scritto da Henry James” The Grand Canal” e nel
1895 partecipa alla prima edizione della Biennale veneziana dove
presenta Aratura e Piazza San Marco. In questa circostanza
Zezzos viene definito: “Fine acquarellista. Nelle sue opere porta di
preferenza le note della modernità”. Sicuramente Zezzos riuscì meglio
nell’acquerello come ci conferma Gino Piva nel suo testo sulle tecniche
pittoriche dove scrive: ”Finalmente a Venezia e nel Veneto, ove Ippolito
Caffi aveva adoperato l’acquerello per le sue vedute veneziane, lo
trattarono Antonio e Silvio Rotta, Luigi Nono, A. Dall’Oca bianca e
particolarmente Alessandro Zezzos che ha lasciato sapientissimi ritratti
muliebri condotti con sapiente disinvoltura”. Nella successiva edizione
del 1897 ottiene il premio del Municipio di Murano di 2300 Lire per il
complesso delle opere esposte come Perplessità, un Ritratto,
Popolana con bimbo al traghetto (schizzo) ed in particolare per
Ragazza veneziana che viene acquistata dalla Cassa di Risparmio di
Venezia e donata alla Galleria d'Arte Moderna. Nell’edizione della
Biennale del 1901 partecipa con Raggio di sole e Testa di
ragazza (acquerello). Dal 1904, dopo la morte della moglie, si
sposta spesso all'estero: Londra, Vienna, Berlino e Parigi dove si ferma
fino al 1910. Torna ad esporre in Italia, in occasione dell’Esposizione
Internazionale romana del 1911, con Ritratto e gli acquerelli
L'aratura e Fanciulli, e quindi alla Biennale di Venezia del
1912. Nel 1913 si trasferisce a Vittorio Veneto e l’anno seguente,
mentre era in corso l’XI edizione della Biennale veneziana dove erano
esposte Uscita dalla chiesa e Famiglia del 700 morirà
all’età di sessantasei anni. Viene ricordato sia nella Mostra dei
Trent'anni di vita veneziana presso la Biennale del 1932 con sette
opere tra cui L’aratro, Riposo campestre e Ritratto di
Mario de Maria, sia nella mostra commemorativa dei quarant'anni
della Biennale del 1935. Una mostra retrospettiva gli viene dedicata al
Castello Sforzesco di Milano nel 1937: in questa occasione la Galleria
d'Arte Moderna milanese acquista l'olio su tela l'Attesa. Sue
opere si conservano presso la Galleria d'Arte Moderna di Ca' Pesaro
Ritratto di bambina, Popolane, Testa di contadina,
Volto femminile, Ragazza, la Galleria Nazionale d'Arte
Moderna di Roma Calle di Venezia e Laguna di sera comprata
nel 1892 per 3000 Lire, il Museo Civico di Rovereto due Studi di
volti di ragazza, la Walker Art Gallery di Liverpool All'esterno di
San Marco, 1876, il Museo del Cenedese a Vittorio Veneto. Grazie ad
un lascito di Ugo Ojetti, la Galleria d'Arte Moderna di Palazzo Pitti a
Firenze possiede invece due acquerelli con Ritratti di ignota,
datati 1879.
Diverse le Opere di Alessandro Zezzos battute nelle sale delle Case
d’asta più importanti del mondo, soprattutto acquerelli come
Un’occhiata curiosa venduta da Christie’s il 29 ottobre 2010 stimata
1.000-1.500 euro e venduta per 1.250 euro. Meno frequenti i dipinti ad
olio tra cui l’opera scelta per questo contributo intitolata
Corteggiamento stimata 5.000-8.000 euro venduta sempre da Christie’s
il 25 ottobre 2008 per 16.325 euro.
Maria Antonella Bellin
BIBLIOGRAFIA
A. M. Comanducci, I pittori italiani dell’Ottocento, Milano, 1972,
pp.3547-3548.
A. De Gubernatis, Dizionario degli artisti italiani viventi: pittori,
scultori e architetti Firenze 1989, p.560
Memorie della Società Veneta Promotrice per l’anno 1875,
Venezia 1876.
Memorie della Società Veneta Promotrice per gli anni
1877-1878.1879,
Venezia 1881.
Alessandro Zezzos.Mostra retrospettiva al Castello
Sforzesco di Milano,
Milano, 1937
G. Piva, Tecnica pittorica:acquarello e tempera, Milano
1988,pp.11-12.
G. Pavanello, La pittura nel Veneto. L’Ottocento,
II, Milano 2003.