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Carlo Wostry (Trieste 1865 - 1943)

 

Carlo Wostry nasce a Trieste il 20 febbraio 1865 dalla veneziana Virginia Artelli e da Ferdinando Wostry, di origine irlandese.

Completati gli studi artistici a Vienna (dal 1882 al 1885), si iscrive all'Accademia di Monaco di Baviera. Nel 1887 esegue una Via Crucis di quattordici quadri, per la chiesa di Santa Maria Maggiore di Trieste. Nel 1888 tiene una personale e vince con il dipinto La convalescente, il pensionato romano Rittmayer. Viaggia in Ungheria, Russia, Stati Uniti, Oriente. Soggiorna a Parigi per sette anni, ottenendo nel 1899 la medaglia del Salone.

Coltiva i più svariati generi ed utilizza tecniche diverse: l'olio, l'acquarello, il pastello, la matita, l'acquaforte, la scultura, la medaglistica ed il mosaico, tutte padroneggiate con grande maestria. Dopo il  periodo, che può essere definito impressionista, influenzato dalle frequentazioni parigine, trova uno stile personale in cui il disegno assume maggiore risalto. Ritornato a Trieste, nel 1910 espone al Circolo Artistico Triestino una serie di disegni, caricature dei più illustri esponenti della città Sempre nel 1910, prende il posto dello Scomparini nell'insegnamento di disegno alla Scuola Industriale di Trieste. Nel 1919, a Bologna ottiene la medaglia d'oro alla Mostra delle Caricature.

Recatosi in America nel 1926, esegue opere per alcune chiese di New-York, Pasadena, Hollywood e Los Angeles. Trascorre gli ultimi anni a Trieste, dove muore il 10 marzo 1943.

 

 

 

Giorgio Catania

 

 

 

BIBLIOGRAFIA:

 

AA.VV.: La Pittura in Italia - L'ottocento - Electa,  Milano 1991

 

Abitare la periferia dell'Impero nell'800, catalogo della mostra, Trieste 1990

 

I Grandi Vecchi, catalogo della mostra, Trieste 1990

 

T. Millossovich Barbo, Il pittore triestino Carlo Wostry, in "Arte in Friuli - Arte a Trieste", 2, 1976

 

Dizionario Enciclopedico Bolaffi dei pittori e degli incisori italiani dall'XI al XX secolo, Torino 1972

 

A. M. Comanducci, Dizionario illustrato dei pittori e incisori italiani moderni, Milano 1962