Avviato alla pittura
nella bottega del fratello Giuseppe, risulta fondamentale per la sua
formazione un soggiorno di studio a Palermo, dove seguì le lezioni di
Vincenzo Riolo presso l'Accademia del Nudo e frequentò lo studio di
Giuseppe Patania, dedicandosi a lungo alla copia di dipinti del
Seicento. Rientrato nella città natale, lavorò instancabilmente
assieme al fratello Giuseppe (firmando moltissime opere "fratelli
Vaccaro"). Valido ritrattista, realizzò numerose pale d'altare eseguite
a Caltagirone e soggetti storici e mitologici. Francesco Vaccaro muore a
Caltagirone il 19 luglio 1882.
A.R.
BIBLIOGRAFIA:
AA.VV.:
La Pittura in Italia - L'ottocento -
Electa, Milano 1991
Dizionario
Enciclopedico Bolaffi dei pittori e degli incisori italiani dall'XI al XX
secolo, Torino 1972
A.
M. Comanducci, Dizionario illustrato dei pittori e incisori italiani
moderni, Milano 1962
Thieme-Becker, Allgemeines
Lexikon der bildenden Künstler,
Leipzig 1992