Achille Vertunni (Napoli 1826  -  Roma 1897)

 


Inizia probabilmente a studiare pittura all'Accademia di Napoli. Ancora incerta risulta infatti l'ipotesi di una possibile sua formazione giovanile presso il pittore Fregola, dal quale Vertunni potrebbe aver tratto la passione per il paesaggio storico, genere da lui inizialmente praticato.
Difatti all'interno della sua pittura pur essendo facilmente rintracciabili i nuovi dettami della scuola napoletana di paesaggio, e di Palizzi in particolare, permane un impaginato ancora scenografico. Nel 1853 si trasferisce a Roma e qui si presenta con un quadro di figura, Pia dei Tolomei. In città ottiene subito un discreto successo. Nel 1861 la critica si interessa a due suoi dipinti presenti all'Esposizione Nazionale di Firenze, Campagna romana e Paludi pontine. Dopo il 1870 Vertunni si dedica sempre più alla pittura di paesaggio operando non tanto sulla minuzia descrittiva, sulla scrupolosa restituzione del dato naturale, quanto, piuttosto, su un gioco di composizione di effetti di luce spesso ricreati seguendo i dettami della fantasia.

 

Patrizia Fasolato

 

 

 

 

tratto da Punti di Vista  per gentile concessione di: Edizioni della Laguna