Nel 1836
s'iscrisse ai corsi dell'Accademia di Brera, allievo di Bisi;
successivamente fu a Roma perfezionandosi
nel paesaggio e studiando soprattutto i vedutisti del Settecento.
Tornato a Milano prese parte alle insurrezioni popolari delle Cinque
giornate di Milano.
Come Fasanotti, con il quale fu in rapporti di amicizia, si dedicò
quasi esclusivamente al paesaggio, studiandolo dal
vero. Durante la seconda guerra d'indipendenza fu
volontario tra le file dei garibaldini, prendendo parte alle battaglie
di Varese, San Fermo e Rezzate. Nel 1861 presentò all'esposizione di
Torino Lago Maggiore e dintorni del Ticino (acquistato dalla casa
reale); prese parte all'esposizione di Brera del 1863 con due paesaggi eseguiti su commissione del conte
Francesco Turati. Intorno a questa data abbandonò la pittura per
dedicarsi al commercio. Partecipò ancora all'Esposizione Nazionale di
Milano del 1872 con lavori eseguiti parecchi anni prima.
BIBLIOGRAFIA:
Dizionario
Enciclopedico Bolaffi dei pittori e degli incisori italiani dall'XI al XX
secolo, Torino 1972
A.
M. Comanducci, Dizionario illustrato dei pittori e incisori italiani
moderni, Milano 1962
Thieme-Becker, Allgemeines
Lexikon der bildenden Künstler,
Leipzig 1992