Busto
Arsizio 1871 - Milano 1956)
Si accosta per la prima volta alla pittura nello studio del pittore
Feragutti Visconti. In seguito l'artista frequenta la Scuola Libera del
Nudo dell'Accademia di Brera. A Milano conosce Vittore Grubicy, che lo
indirizza allo studio della pittura lombarda di fine Ottocento. Così la
produzione di Tosi, almeno fino al primo decennio del secolo successivo,
si anima di vivaci cromatismi, mentre si presenta scevra da ogni legame
con il Divisionismo e le seguenti Avanguardie. Questo suo modo di fare
pittura viene subito ben accolto, tanto che egli risulta tra gli
espositori della Biennale di Venezia dal 1909 al 1956, senza soluzione
di continuità Negli anni Venti entra in contatto con Margherita Sarfatti, che nel 1925 lo chiama a far parte del comitato direttivo del
Novecento. Incarico che porta Tosi a seguire tutte le mostre del gruppo,
in Italia come all'estero. Dopo il 1928 egli partecipa anche alle mostre
organizzate dal Sindacato Regionale Fascista di Belle Arti della
Lombardia. Nel corso della sua lunga attività non mancano i premi e i
riconoscimenti, a partire dalla medaglia d'oro del Ministero della
Pubblica Istruzione, ricevuta nel 1922 per il trittico La terra,
fino al Premio Crespi e al Grand-Prix nel 1931. Il 5 gennaio 1956 muore
a Milano.
Patrizia
Fasolato
tratto da
Punti di
Vista
per gentile concessione di:
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Edizioni della Laguna