Nato a Mongrassano nel 1859, si formò
a Napoli nei primi anni ’70 dando subito prova di sé nel 1875 esponendo
a Venezia Una fanciulla che ride, acquistata nientemeno che da
Domenico Morelli. Grande amico di Antonio Mancini, condivise quel clima
antiaccademico a Napoli nel 1877, per poi entrare in contatto con il
pittore spagnolo, ma dimorante a Roma, Mariano Fortuny (1838-1874). Una
pittura, quella fortuniana, che lo influenzerà. I suoi quadretti,
esposti nel 1877 a Napoli gli vengono acquistati da Goupil. Intorno al
1880 si reca a Parigi ma prima sosta a Venezia che già è la sua città
d’elezione. Il soggiorno parigino lo porta, purtroppo, a raffinare la
sua pittura con molti ammicamenti cromatici per venire incontro al
mercato sia parigino che londinese (per Colnaghi). Fortunatamente prese
residenza sul Canal Grande a Venezia, divenendo un poeta di scorci
veneziani, penetrati da una pittura invasa dalla luce e immersa in
un’atmosfera di pollini. Possente ritrattista, visse gli ultimi anni in
silenzio e solitudine, ma soddisfatto vista la vendita di molte sue
opere nel 1931 a Case Regnanti, Stati Esteri e dallo Stato Italiano.
Il re Vittorio Emanuele III lo nominò Grande Ufficiale della Corona
d’Italia.