Originario di
Sommacampagna, nel veronese, dove nacque nel 1847, Cesare Rotta o Rota
non è parente con i Rotta Antonio e Silvio Giulio. La sua formazione è
tutta veronese; frequenta l'Accademia di Venezia solo a partire dal
1863. Nel 1869 però è costretto ad abbandonare gli studi. A Venezia si
impone come una sorta di "Tiepolo redivivo" allora rivalutato, come ben
testimoniano gli affreschi che il Rotta esegue in palazzo Coccina-Tiepolo. Fu anche buon acquerellista. Precocemente morì
giovane, di vaiolo a Venezia nel 1885. Alcune opere sono visibili nel
veronese e, a Sommacampagna, è presente una tela dal titolo La morte
del doge (Municipio).