Considerato uno dei
maggiori interpreti della pittura di genere a Venezia, nasce a Gorizia
nel 1828. Ben presto entra all'Accademia di Venezia dove, sotto la guida
di Ludovico Lipparini, aderisce all'imperante pittura di storia.
Decisivo risulterà l'incontro con Lattanzio Querena sia per il prosieguo
della sua pittura (di genere) sia per la vita privata (ne sposerà
infatti la figlia). Nel 1853 nasce Silvio Giulio che seguirà le orme
paterne. Nello stesso anno partecipa all'Esposizione di Belle Arti a
Milano con il dipinto storico Tiziano Vecellio istruisce nella
pittura Irene di Spilimbergo. Ma è negli anni '70 e '80 che Antonio
diviene protagonista tra le lagune con la pittura che più gli si addice:
mercanti, pescatori, umili spaccati di vita familiare. Nel 1878 ottiene
una medaglia al Salon di Parigi che gli conferisce notorietà a livello
europeo. Rimane, tuttavia, in costante contatto con la città natale e
partecipa, nel 1894, all'Esposizione artistica di Gorizia con il dipinto
Stella marina. Nella stessa Gorizia si conserva un buon nucleo
delle sue opere, soprattutto ritratti (Musei Provinciali di Storia ed
Arte) ma è anche rintracciabile a Trieste (Museo Revoltella), Helsinki e
Philadelphia. Muore a Venezia nel 1903.