Oscar Ricciardi (Napoli 1864 – 1935)

 

 

Nato a Napoli il 24 febbraio 1864, Oscar Ricciardi si avvicina alla pittura studiando le opere di Bernardo Celentano, un parente da parte di madre morto qualche anno prima della sua nascita. Pittore autodidatta, Ricciardi viene presto influenzato dallo stile di Domenico Morelli, artista napoletano che, dopo esordi accademici, si avvicina al dibattito macchiaiolo-realista abbandonando i precetti scolastici e aderendo alla poetica del colore.

Gli esordi di Ricciardi si caratterizzano per l'impulso romantico che traspare dalle tele stesse, che circoscrivono un momento isolato della sua produzione: Fanciulla che si accinge a partire da San Marco (1881) e Servite Dominum in laetitia (1884), entrambe esposte alla Promotrice Salvator Rosa e acquistate dalla Provincia di Napoli, testimoniano appieno l'adesione dell'artista, in questo periodo, al filone storico-romantico. Col tempo i suoi interessi si spostano verso tematiche di genere e paesaggi che spaziano da scene urbane di mercati (Mercato partenopeo, Scena di mercato) a vedute costiere di Napoli e dintorni (Marina napoletana, Veduta di Capri, Barca da pesca al Golfo di Napoli). In tutti questi dipinti spiccano quelle caratteristiche proprie della cultura pseudo-impressionista importata a Napoli da Giuseppe De Nittis, quali l'intenso cromatismo, lo studio dal vero, la rinuncia al disegno e la luce limpida e tersa che pervade le scene.

Poco si conosce della sua vita al di fuori dell'ambito artistico: da un cospicuo numero di vedute di Venezia (tra le quali Barche e pescatori a Venezia), verosimilmente dipinte sul luogo come d'abitudine, si puòsupporre che abbia abitato nella città veneta per un ristretto lasso di tempo, ma purtroppo la mancanza di datazioni certe per molti suoi dipinti impedisce un?esatta cronologia biografica. Ad ogni modo, Ricciardi partecipa all'Esposizione Nazionale di Palermo del 1891-92, a quella di Milano del 1894, e all'Esposizione Nazionale di Torino del 1898, grazie alle quali riesce a farsi notare in particolar modo dall'alta borghesia straniera, affascinata dall'eleganza e dalla raffinatezza delle sue vedute.

Dopo aver conseguito discreti successi alla prima e alla seconda Quadriennale di Torino (1902 e 1908), nonchè aver partecipato all'Esposizione Nazionale di Napoli del 1916, muore nella sua città natia intorno al 1935.

 

 

Mirko Moizi