Francesco Peluso (Napoli, 1836 - post 1916)
F. Peluso - Passeggiata in giardino (La modella), Olio su tavoletta, cm.20 x 11,2. Vignola (Mo), collezione privata
Nasce a Napoli il 29 Marzo 1836. Nella città natale frequenta regolarmente l’Accademia delle Belle Arti e contemporaneamente, in via privata, segue i corsi di pittura che si tengono presso l’atelier di Vincenzo Petrocelli. Nel 1855 fa il suo esordio pubblico in pittura con il dipinto Labano che benedice Giacobbe e Rachele. Negli anni che vanno dal 1862 al 1887 partecipa assiduamente alle Mostre della Promotrice “Salvator Rosa”: nel 1863 e 1864 si presenta con Elisabetta d’Inghilterra manda ad arrestare Varney che si trova morto e L’Alchimista, dipinti che successivamente vengono acquistati dal Re Vittorio Emanuele II; nel 1872 vi espone Un’allegra brigata; nelle partecipazioni successive espone Un brindisi; Giocatori in riva; A scalda mani; Il libro delle fate; Una canzone; Il gioco della tombola; La lettura dell’Orlando Furioso; Un giorno di festa al villaggio. Tratta soggetti storici ed è autore di scene di genere, abbandonandosi talvolta anche a composizioni dal carattere “più leggero”, riuscendo ad ottenere quasi sempre, nel corso della sua lunga carriera, un più che discreto consenso da parte della critica e un buon successo di pubblico e commerciale. Alla costante piacevolezza dei soggetti trattati unisce una veste pittorica imperniata su tocchi rapidi e veloci. Non vi è assoluta certezza riguardo alla data della sua scomparsa. Le teorie più accreditate la fanno risalire a dopo il 1916.
Bibliografia:
M. Agnellini (a cura di), Ottocento italiano, Istituto geografico DeAgostini, Novara 1998
Thieme-Becker, Allgemeines Lexikon der bildenden Künstler, Leipzig 1992
Mostra di opere della Raccolta Galli, cat. Mostra 16-23 ottobre 1955, Faenza, Lega, 1955
A. M. Comanducci, I pittori italiani dell’ottocento, Casa ed. Artisti d’Italia S.A., Milano 1934
E. Giannelli, Artisti napoletani viventi, Tip. Melfi & Joele, Napoli 1916
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