Trieste
1876 - Bergen Belsen 1944)
Il suo nome originario era Federico Gino Pollack. Dopo aver
ricevuto una prima educazione artistica presso il pittore triestino
Eugenio Scomparini ed il veneziano Girolamo Navarra, nel 1895 si reca a
Monaco per frequentare l'Accademia. Lì segue i corsi di Karl Raupp,
guarda alla pittura di Lenbach, von Stuck; conosce il
simbolismo di Khnopff, dei Preraffaeliti, la grafica inglese di cui
risentono soprattutto i suoi primi disegni. Diviene membro del Münchner
Künstlergenossenschaft ed espone di frequente al Glaspalast. Dal 1904
partecipa alle esposizioni dello Hagenbund di Vienna. Vaga per l'Europa,
in Svizzera, Francia, Inghilterra. A Trieste, dopo aver esposto per una
prima volta nel 1900, partecipa con una certa regolarità alle collettive
del Circolo Artistico dal 1910. Nella sua città natale si stabilisce
definitivamente allo scoppio della prima guerra mondiale. Espone le sue
opere alle Biennali veneziane del 1921, 1924, 1928, 1932. Nel 1923
riceve la medaglia d'oro alla Quadriennale di Torino. Da uno stile che
ancora risentiva dell'accademico monacense, passa ad una pittura più sfumata e vibrante nel colore, per giungere poi agli anni trenta ad una
personale interpretazione del gusto volumetrico "novecentista" .
Ritratti femminili, pittura di interni i soggetti più frequenti. Allo
scoppio della seconda guerra mondiale con la promulgazione delle leggi
razziali non può più esporre pubblicamente; il suo stile muta ancora.
Deportato dai tedeschi nel 1944, muore di malattia nel campo di Bergen
Belsen.
Franca Marri
tratto da
Punti di
Vista
per gentile concessione di:
Edizioni della Laguna