Michele
de
Napoli nacque a
Terlizzi in provincia di Bari, il 25 aprile 1808.
Studiò all' Istituto di Belle Arti di Napoli, sotto la guida di Costanzo
Angelini; alla mostra borbonica del 1838 esordì con due quadri:
Alessandro infermo, premiato con medaglia d'argento e La morte di
Alcibiade, premiato con medaglia d'oro e acquistato dal re di Napoli
(Museo di Capodimonte).
Nel 1841,
a Roma,
espose il dipinto
Prometeo (Napoli, Palazzo Reale di Capodimonte). Rifiutò un posto di
insegnamento all'Accademia, per continuare come libero artista,
dipingendo ad olio, a tempera, a fresco, a pastello e all'acquerello.
Alcune sue opere:
La disputa dei dottori sull'Eucarestia; Giacobbe morente;
Le tre Marie; San Tommaso che disputa con gli eresiarchi albigesi;
L'estasi del santo da Paola;
San Benedetto che risuscita il figliolo di un contadino; Le
stigmate di San Francesco.
Nella Cattedrale di Capua e nella chiesa di Santa Maria degli Angeli in
Napoli, si trovano alcuni suoi affreschi.
Si spense nella sua città natale il 24 marzo 1892.
A.R.
BIBLIOGRAFIA:
Thieme-Becker, Allgemeines
Lexikon der bildenden Künstler,
Leipzig 1992
E. Benezit,
Dictionnaire des Peintres, sculpteurs, dessinateurs et graveurs,
1976
Dizionario
Enciclopedico Bolaffi dei pittori e degli incisori italiani dall'XI al
XX secolo, Torino 1972
A. M. Comanducci,
Dizionario illustrato dei pittori e incisori italiani moderni,
Milano 1962