Fu scultore, ma negli ultimi anni esercitò anche e sopratutto la pittura, che
aveva praticato da giovane, dipingendo oltre trecento opere tra tele e monotipi.
Alla Mostra Calabrese d’Arte Moderna di Reggio Calabria del 1920 inviò alcuni
gessi e opere pittoriche, figurando in catalogo come pittore; nel ’22 fu
presente con tre gessi, Mastro Peppe, Ritratto e Bozzetto di medaglia. Visse a
Roma, città in cui si trasferì nel 1920, entrando nello studio di Mistruzzi.
Nella capitale divenne titolare della cattedra di scultura all’Accademia di
Belle Arti di via Ripetta, dopo aver insegnato in quella di Napoli. Sin dai
primi anni venti partecipò alle maggiori esposizioni nazionali (Mostra Amatori
e Cultori di Belle Arti di Roma: 1923; ’26; ’27; ’29); Mostra Sindacato
Interprovinciale Fascista di Belle Arti di Roma: 1929; ’30; ’31; ’32; ’33; ’35;
’36; ’37; Mostra Interprovinciale del Sindacato Fascista di Belle Arti di Reggio
Calabria, 1934, con sala personale; Mostra di Artisti Italiani a Budapest, 1935;
3a Mostra Sindacale d’Arte della Calabria, Catanzaro, 1936; Biennale di Venezia:
1936, con una scultura; 1940, con mostra personale, comprendente diciotto opere;
1942, con una scultura; Quadriennale d’arte di Roma: 1931, con l’opera
Ammiraglio; 1935; 1939; 1943; 1951 / ‘52 con due bronzi, Ritratto e
Frammento e
due cere, Ritratto di ragazzo e Vescovo morto; 1956/‘57; 1959/‘60; 1965/’66; Premio Verona, 1943, presente con un grande gesso,
Crocifissione di San
Pietro e due bronzetti, Madonnina e Ragazzo napoletano; IX Biennale Calabrese
d’Arte di Reggio Calabria, 1949, con tre bronzi, Ritratto, Mietitrice, I
Pastori; numerose Mostre d’Arte sacra) e ordinò personali nelle maggiori
gallerie d’arte in Italia: Milano, 1931 - Galleria Pesaro; 1955 - Galleria Montenapoleone; Roma, 1947 - Galleria Giosi; 1954 - Galleria delle Carrozze;
1956 - Galleria Anthea; e all’estero: Parigi, 1953 - con opere di pittura e
scultura. Fu vincitore, in collaborazione con Francesco Nagni, di una Porta di
bronzo per San Pietro, a Roma, e sue opere si conservano in numerose Chiese e
altri edifici della Capitale (Chiese di Sant’ Eugenio, La Pace, La Giustizia e
Sei angeli, 1954; Sant’Antonio, Busto del santo, 1957; San Giovanni Bosco, Due
bassorilievi e Gli Angeli, 1956; sulla facciata della Chiesa dell’Eur
Il
Martirio di San Pietro,1939; Convento Beta, Crocefisso, 1960; Tomba Fazzolari,
La Deposizione, 1949; collezione Vaticana, Gesù nel tempio, 1962, bronzo, cm 171
x 176 ); a Rodi, in Grecia, San Giorgio a cavallo, 1937, bassorilievo in bronzo;
Madonna col Bambino, 1937; Crocefisso; San Francesco; Annunciazione; Battesimo
di Cristo; San Maurizio; opere tutte del 1938; altra statua bronzea di metri 4
di San Francesco, 1939; in Calabria (Reggio Calabria - nel Duomo la Cattedra
arcivescovile, in marmo e i Monumenti sepolcrali degli arcivescovi Mons. Enrico
Montalbetti, 1948 e Mons. Antonio Lanza,1961; e in città Monumenti a Garibaldi,
1950 e Corrado Alvaro, 1965; Pannelli sulla facciata della Cassa di Risparmio,
1953; La Pala e L’Altare della Madonna della Consolazione nel Santuario
dell’Eremo,1964; bassorilievo marmoreo, sintetizzante i “Fasti di Reggio e della
Calabria” a palazzo Foti, sede dell’Amministrazione Provinciale; Santa Sofia
Alessio - Stele, 1967; Soriano - nella Chiesa di San Domenico un grande
Fastigio, in bronzo, 1958; Palmi - L’Altare di San Rocco, 1963); a Milano -
nella Chiesa del Corpus Domini San Giuseppe e Gesù adolescente,1930; a Monza -
Sculture nel Cimitero urbano; ad Amatrice – una Fontana monumentale, Diana,
1936; nell’Istituto Femminile San Giovanni Battista e San Giovanni Evangelista,
1935; nella Chiesa un grande bassorilievo I Pastori; a Bari - nella Chiesa di
San Nicola Le Formelle per la via Crucis e L’incontro con la madre; nel Palazzo
della Posta dei Pannelli decorativi in bronzo, 1934; nella Chiesa di Dalmine,
Bergamo, Il Redentore, in bronzo,1937; a Loreto - Monumento a Giovanni XXIII;
nelle Filippine tre Porte in bronzo per la Basilica di Manila, 1959; grande
statua dell’ Immacolata nell’Illinois, Usa. Fu membro dell’Accademia di San
Luca, dell’Accademia Pontificia del Pantheon, della “Clementina” di Bologna,
delle “Arti del disegno” di Firenze. Leonida Repaci, a proposito di Monteleone,
a cui dedicò un’importante monografia, scrisse di “rabbia creativa che dà alla
sua scultura un ritmo stimolante”. Nella Galleria Comunale d’Arte Moderna, Roma,
una Testa femminile, bronzo, h. 49 centimetri. Sue opere nella rassegna La
Divina Bellezza, Complesso del San Giovanni, Catanzaro, 2002.
BIbliografia: Enc. Seda;
Vollmer; Rosanna Malaspina, in Figurazioni del Sacro; A. Panzetta, Dizionario
degli Scultori Italiani dell’Ottocento e del primo Novecento, Allemandi, Torino,
1994; Arte a Napoli dal 1920 al 1945, Gli anni difficili, Electa, Napoli, 2000.