Nel 1829 si iscrisse
all'Accademia di Belle Arti di Parma, sotto la direzione di Paolo
Toschi, Giuseppe Boccaccio e Giacomo Giacopelli. Nel 1848 venne nominato
professore di ornato modellato e dipinto della stessa Accademia. Nel
1847, decorò villa Boschi a Pieveottoville, eseguendo paesaggi reali e
immaginari con una veduta della stessa villa Boschi. Nel 1853 Carlo III
di Borbone gli affidò la decorazione del Teatro Regio di Parma, ove egli
sostituì in gran parte, la decorazione neoclassica di Giambattista
Borghesi. Dopo il 1854 partecipò ai lavori di restauro e ammodernamento
del teatro di Fidenza, dipingendo ghirlande di fiori ed amorini con
l'aiuto degli allievi Francesco Spada e Giuseppe Giacopelli. lavorò nel
Teatro Municipale di Reggio Emilia (oggi Teatro Valli), dove nel soffitto
dell'atrio dipinse putti a monocromo che figurano insieme ad affreschi
di Giuseppe Ugolini e di Pasquale Zambini.
Nel 1876, eseguì la decorazione
raffigurazione le Quattro
stagioni,
nella Sala del Consiglio della Cassa di Risparmio di Parma. lavorò
inoltre in diversi palazzi parmensi, prediligendo la raffigurazione a
monocromo con putti che si arrampicano su finte architetture.
Nell'arco di tempo che va dal 1845 al 1882 mise in scena diverse opere
di Giuseppe Verdi, e nel
1881
le scene per la rappresentazione
del Simon Boccanegra al Teatro alla Scala.
Morì a Parma il 24 settembre 1889.
Giorgio
Catania
BIBLIOGRAFIA:
AA.VV.:
La Pittura in Italia - L'ottocento -
Electa, Milano 1991
Dizionario
Enciclopedico Bolaffi dei pittori e degli incisori italiani dall'XI al XX
secolo, Torino 1972
A.
M. Comanducci, Dizionario illustrato dei pittori e incisori italiani
moderni, Milano 1962