Josef Anton
Koch, nasce in Austria, a Obergibleu
(Tirolo) il 27 luglio 1768.
La sua formazione artistica
avviene presso
la Hohe Karlsschule di Stoccarda, dove dal 1785 segue i corsi di pittura
e incisione. Nel 1791, dopo un soggiorno a Strasburgo,
Koch è
in Svizzera, dove realizza una moltitudine di disegni e acquerelli
a soggetto alpino, entrando in contatto con il collezionista
inglese George Nott, grazie all'aiuto del quale nel 1794 potrà recarsi a
Napoli e nella primavera
dell'anno successivo a Roma. Nell'Urbe entra in contatto con gli artisti
tedeschi ivi residenti, quali Asmus Jakob Carstens e Johann
Christian Reinhart, a cui fece seguito un radicale
mutamento di impostazione nella sua pittura di paesaggio, con
l'inserimento di scene bibliche, mitologiche, storiche e rinascimentali. Koch
realizza anche una serie di acqueforti: Malerisch radierte Prospekte; illustrazioni dell'
Oberon di Wieland; nel 1799, il ciclo degli Argornanti tratti dai disegni
di Carstens; illustrazioni per la Divina Commedia. Nel 1810
entrò in contatto con gli artisti della Confraternita di San Luca, pur
rimanendo fedele al proprio stile. Nel 1812 l'artista si trasferisce a
Vienna, dove rimarrà fino la 1815, in cerca di una fortuna che non
giungerà. Rientrato con la famiglia a Roma, dipinge diversi paesaggi laziali
e riprende anche i motivi svizzeri
e alpini. Nel 1819 realizza il dipinto La sommossa tirolese del 1809
(Innsbruck, Ferdinandeum). Negli ultimi anni di vita replica le opere che
avevano ottenuto i maggiori consensi, e realizza opere ispirate ai temi
di letteratura. Muore a Roma il 12 gennaio 1839.
A.R.
BIBLIOGRAFIA:
Thieme-Becker, Allgemeines
Lexikon der bildenden Künstler,
Leipzig 1992
AA.VV.:
La Pittura in Italia - L'ottocento -
Electa, Milano 1991