Enrico Junk, figlio di Giovanni, litografo
industriale di origini francesi, nasce a Torino il 31 dicembre 1849. Nel
1864,
Enrico
si iscrive al corso triennale dell'Accademia Albertina, sotto la guida
di Enrico Gamba, poi, conclusi gli studi, dal 1867
al 1871 soggiorna a Parigi perfezionandosi all'Ecole
des Beaux-Arts, allievo del Gèrome. Dal 1871 è a Milano, dove stringe
amicizia con Tranquillo Cremona e sovente viaggia a Torino dove
frequenta Francesco Mosso. Nel 1872, alla Società Promotrice delle Belle
Arti di Torino espone Il Cenciaiuolo e Almea
in riposo.
Tra le sue opere si ricordano: Guardia
araba (1869); Serenata (1872); I calderai (1874);
Laguna veneta; Il naufrago (1875); Meditazione
(1875, Torino, Galleria Civica d'Arte Moderna); Lavandaie al
ruscello; A teatro (1878); Le strenne del bimbo (collezioni
eredi Junck); Ritratto di Antonio Fontanesi; Ai giardini (Milano 1876),
In palco (1877); Funerali in
montagna (1892).
Morirà a Pisa il 18 novembre 1878.
Nel
1925 la Promotrice di Belle Arti gli dedica un 'importante
retrospettiva con quarantacinque opere.
A.R.
BIBLIOGRAFIA:
Thieme-Becker, Allgemeines
Lexikon der bildenden Künstler,
Leipzig 1992
AA.VV.:
La Pittura in Italia - L'ottocento -
Electa, Milano 1991
Dizionario
Enciclopedico Bolaffi dei pittori e degli incisori italiani dall'XI al XX
secolo, Torino 1972
A.
M. Comanducci, Dizionario illustrato dei pittori e incisori italiani
moderni, Milano 1962