Francesco
Jacovacci
(Roma 1838 - 1908)
Francesco Jacovacci nacque a Roma il 30 gennaio 1838. Iniziato alla
pittura da Alessandro Marini, lavorò nella galleria del duca Cesarini e
nello studio del Capalti, poi per il mercante d'arte Goupil,
conosciuto grazie a Mariano Fortuny, eseguendo numerose opere. Partecipò
alla decorazione del
Salone Espositivo di
Roma,
assieme al Bruschi, Barilli, Joris, Biseo ed altri artisti. Nel 1879
scrisse alcuni articoli su "Roma Artistica". Nel 1880, all'Esposizione
di Torino, presentò il dipinto:
Michelangelo davanti alla salma di Vittoria Colorno (Napoli,
Museo Capodimonte), premiato per la pittura di storia assieme a quelli di
Maccari, Barabini e Ferrari. Nel 1878, partecipò all'Esposizione
Universale di Parigi con il dipinto Il ritorno dal battesimo. Dall'ultimo ventennio
del secolo, sino al 1908, fu direttore della Galleria Nazionale d'Arte
Moderna, con sede nel Palazzo delle Esposizioni.
Alla Esposizione
Internazionale di Roma del 1883, espose
i grandi dipinti:
Alessandro VI e L'ambasciatore veneto, ambedue acquistati, assieme
ad opere di Pio Joris, Giovanni Fattori e Michele Cammarano, dalla
Galleria Nazionale
d'Arte Moderna,
da cui prese avvio la
collezione.
All'esposizione di Torino del 1884 Jacovacci presentò Un episodio della caduta
della Repubblica Veneta, (Accademia Navale di Livorno). Alla Società
degli Amatori e Cultori di Belle Arti fu presente a più manifestazioni.
Membro dell'Accademia di San Luca, della Congregazione dei Virtuosi e
socio corrispondente dell' Accademia di Belle Arti di Venezia, venne
insignito Cavaliere.
Morì a Roma il 26 giugno 1908.
A.R.
BIBLIOGRAFIA:
AA.VV.:
La Pittura in Italia - L'ottocento -
Electa, Milano 1991
Dizionario
Enciclopedico Bolaffi dei pittori e degli incisori italiani dall'XI al
XX secolo, Torino 1972
A. M. Comanducci,
Dizionario illustrato dei pittori e incisori italiani moderni,
Milano 1962