Vincenzo Giovannini nacque a Todi il 6 dicembre 1817.
Trasferitosi
a Roma in giovane età, entrò nell'ospizio di San Michele, dove
frequentò i corsi di
disegno e pittura.
Durante quel periodo ottenne
un sussidio del Comune di Todi, a cui aveva inviato da Roma le sue prime
opere (Il Vesuvio, La piramide di Caio Cestio, due
acquerelli attualmente dispersi).
Nonostante una
spiccata predilezione per la pittura di storia e di genere, fu costretto
a lavorare per mercanti d'arte, assecondando le richieste della
committenza:
pittura di vedute,
rovine dell'antica Roma e ruderi della campagna romana, spesso ispirate
dal Pannini
(Paesaggio con
ruderi di architetture romane, Todi, Pinacoteca Civica),
(Veduta del Foro
Romano), opere spesso replicate.
Nel 1868, per commissione del duca Grazioli, dipinse una Veduta di
Castelporziano.
A.R.
BIBLIOGRAFIA:
Pittori e Pittura
dell’Ottocento Italiano, De Agostini, Novara 1997-1998
Thieme-Becker, Allgemeines
Lexikon der bildenden Künstler,
Leipzig 1992
Dizionario
Enciclopedico Bolaffi dei pittori e degli incisori italiani dall'XI al
XX secolo, Torino 1972
A. M. Comanducci,
Dizionario illustrato dei pittori e incisori italiani moderni,
Milano 1962