L'artista, è documentato dal 1828 fra i copisti attivi nelle gallerie
fiorentine,
attratto dai paesaggi
olandesi e dalle marine di S. Rosa.
Accanto a quest'attività prevalente, il Giorgetti eseguì alcuni interni
e paesaggi, dei quali i migliori sono quelli della maturità.
Dopo aver seguito i corsi di architettura all'Accademia di Belle Arti di
Firenze, nel 1833 espose all'Accademia un Interno di chiesa, a
cui seguirono nel 1834 quattro vedute di paese e quindi una Veduta
dell'isola di Sant'Elena con la tomba di Napoleone (1836). Nel 1841,
presentò alla Mostra annuale una Veduta di Pomarance. Nel
1855-1856 si impegnò a copiare paesaggi di Poussin, che sarebbero
diventati un riferimento per la sua pittura successiva (Paesaggio
mitologico, 1860, Galleria d'Arte Moderna di Palazzo Pitti),
in linea con il
repertorio del paesaggio d'invenzione classicheggiante, allora molto in
voga.
A.R.
BIBLIOGRAFIA:
Pittori e Pittura
dell’Ottocento Italiano, De Agostini, Novara 1997-1998
Thieme-Becker, Allgemeines
Lexikon der bildenden Künstler,
Leipzig 1992
Dizionario
Enciclopedico Bolaffi dei pittori e degli incisori italiani dall'XI al
XX secolo, Torino 1972
A. M. Comanducci,
Dizionario illustrato dei pittori e incisori italiani moderni,
Milano 1962