Vincenzo
Giacomelli (Grizzo
1814 -
Venezia 1890)
Pittore originario di
Grizzo, piccolo borgo del pordenonese, oggi frazione di Montereale
Valcellina, dove nacque nel 1814. Il suo profilo artistico è stato
ricostruito solo in tempi recenti (Mazzocca 1995 e Lugato 1999). Lo
troviamo presente, nel 1830, iscritto all’Accademia veneziana dove
inizia ad esporre con successo, imponendosi nel 1838 con la tela di
soggetto storico dal titolo Giovanna Grey giustiziata ed altri
dipinti ispirati alla vicenda del doge Marino Faliero, ai tempi
particolarmente in auge. Uno di questi dipinti viene esposto a Torino,
città nella quale opera tra il 1839 ed il 1849. Anni fervidi, che lo
vedono vincere il concorso all’Accademia di Venezia voluto da Giacomo
Treves nel 1839, ma soprattutto realizza l’imponente opera per il
mecenate Sante Giacomelli
Antonio Loredan e l’assedio di Scutari (Treviso, Museo Civico).
Nel 1846 si sposa con la parigina Vittoria Hadin ed il suo studio
veneziano è frequentatissimo. Nel 1846 lavora anche a Trieste (Museo
Morpurgo) dove lascia l’ambiziosa tela Lo sgombero di Trieste
dall’assedio longobardo
realizzata nel 1842. Ma, punto di svolta, fu l’adesione del pittore alla
difesa di Venezia nel 1848; partecipa in qualità di tenente di Fanteria
della Guardia Nazionale veneta. Di questo fondamentale periodo,
rimangono le sei tele oggi a Rovigo, raffiguranti gli episodi salienti
che la città visse in quel particolare momento. Particolare documento
storico rappresenta il Daniele Manin all’Arsenale. Le opere
vennero realizzate quasi certamente a ridosso degli avvenimenti, come
testimonia la stesura pittura di getto. Presente alle esposizioni di
Brera, si trasferisce di nuovo a Torino negli anni ’70. Realizza anche
dipinti di chiaro gusto romantico che gli derivano da una presa diretta
delle opere francesi del genere (è documentato a Parigi in più
soggiorni). Morì a Venezia nel 1890.
Matteo Gardonio
BIBLIOGRAFIA:
Valeria Piermatteo,
Giacomelli Vincenzo, in L’Ottocento. La pittura nel Veneto
pp. 739-740 2003