Giuseppe Garzolini
(Trieste 1850 - 1938)
Nato a Trieste da
nobile famiglia friulana, pur dimostrando fin da giovane una
predisposizione alla pittura, si diploma come maestro elementare.
Divenuto presto direttore didattico esercita per trentacinque anni la
sua professione dedicandosi "di straforo" anche all'insegnamento del
disegno e all'attività artistica. Questa, dopo un breve periodo di
lezioni con il Cortivo nel 1868, è incentrata sullo studio in proprio,
dal vero. Avendo rinunciato a partecipare all'Esposizione triestina del
1870, Garzolini non tarda tuttavia a farsi conoscere in città e anche
all'estero. Molto apprezzati appaiono in particolare i paesaggi spagnoli
che egli riporta dai frequenti viaggi che compie in questo paese.
Durante il primo viaggio in Spagna del '75 egli tiene anche una
corrispondenza per l' Illustrazione italiana, poi pubblicata da
Treves con illustrazioni di G. Dorè nella collana "Biblioteca di viaggi"
col titolo Ricordi di Spagna. Nella molteplicità dei suoi
interessi accetta di dedicarsi anche alla politica d'apprima Consigliere
di città diviene poi presidente della Patria, associazione apertamente
ostile all' Austria. Nel 1873 inoltre fonda il giornale pedagogico
Studio e lavoro, cui seguono altre pubblicazioni di questo genere
tra cui Il Galantuomo, giornale per ragazzi. Nel 1882 pubblica il
volume Macchiette campagnole, una raccolta di brevi scritti di
argomento lieve già comparsi in varie riviste. Tra i primi a caldeggiare
la fondazione di una società di artisti e dilettanti triestini diviene
in seguito socio e, dal 1910, presidente del Circolo Artistico
Triestino. Ritiratosi nella sua villetta di Buttrio è attivissimo fino a
tarda età, ha molti allievi sia a Trieste che a Udine, e lascia una
produzione copiosissima, ora dispersa in molte collezioni.
Sabina
Sorrentino
tratto da
Punti di Vista
per gentile concessione di:
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Edizioni della Laguna