Angelo
Garino nasce a
Torino il 27 agosto
1860.
Fratello del pittore
Carlo,
nel 1875 abbandona
gli studi tecnici per entrare nello stabilimento litografico Doyen.
Successivamente si iscrive all'Accademia Albertina, sotto la guida di
Pier Celestino Gilardi, ma è
costretto
da ristrettezze
economiche ad abbandonare gli studi accademici.
Si dedica al quadro
di genere, piacevoli soggetti caratterizzati da un'attenta osservazione
della natura.
Nel 1879 presenta
Prime impressioni
alla Società
Promotrice di Belle Arti di Torino,
dove sarà costante presenza fino al 1893:
Uva; Un
libro che annoia, entrambi del 1881; Acquaiola, 1882;
Vendemmia; Arabo, entrambi del 1883; Concerto improvvisato,
1885, Natura morta, 1887; Natura e Arte, L'impensierita,
entrambi del 1888; Neve Precoce; Testimonianze Innocenti,
entrambi del 1889; Caligine; Lungo il Fiume, 1890;
Soddisfazione, 1891; Eiva, Eiva!!!,
1893.
Si
spegne a
Nizza il 27 novembre 1945.
A.R.
BIBLIOGRAFIA:
Dizionario
Enciclopedico Bolaffi dei pittori e degli incisori italiani dall'XI al
XX secolo, Torino 1972
A. M. Comanducci,
Dizionario illustrato dei pittori e incisori italiani moderni,
Milano 1962
Thieme-Becker, Allgemeines
Lexikon der bildenden Künstler,
Leipzig 1992