Giuseppe Falchetti
(Caluso 1843 - Torino 1918)
Allievo
per cinque anni
presso lo studio di Giuseppe Camino,
già nel 1862 esordisce alla Società Promotrice torinese, alla quale sarà
presente quasi initerrottamente per tutta la vita.
Dal 1915 al 1917, partecipa anche alle mostre del Circolo degli Artisti,
riscuotendo grande successo di vendite ed
importanti
commissioni.
Si dedica prevalentemente alla
paesistica,
dominata dal motivo boschivo,
ed a scenografiche nature morte
di frutta e di cacciagione,
frutto di un
appassionato
studio dei quadri fiamminghi
conservati alla Galleria Sabauda.
Con il passare del tempo, la sua
pittura si orienta verso un'interpretazione sentimentale, più
equilibrata, che ammorbidisce i marcati contrasti chiaroscurali del
periodo giovanile a favore di un'armonia d'insieme e di una composta
piacevolezza.
A.R.
BIBLIOGRAFIA:
A. M. Comanducci, Dizionario
illustrato dei pittori e incisori italiani moderni, Milano 1962
Thieme-Becker,
Allgemeines
Lexikon der bildenden Künstler,
Leipzig 1992
SITOGRAFIA: