Carlo
Follini (Domodassola/NO, 1848 - Pegli/GE,
1938)
Carlo
Follini nasce a Domodossola il 24
agosto 1848.
Studia matematica mentre è impiegato
presso un'assicurazione, nel contempo si dedica alla pittura da
autodidatta. Si iscrive poi nel 1873 all’Accademia Albertina di Torino,
per seguire i corsi di paesaggio tenuti da Antonio Fontanesi. Studia il
vero en plein air, con solida tecnica disegnativa. Nello stesso
anno, ispirato da Fontanesi, inizia la sua produzione con
Casolare di pescatori e Un angolo del mio giardino che
espone presso la Torinese Società Promotrice, riscuotendo un buon
consenso di pubblico e di critica. Durante i suoi studi, Fontanesi viene
più volte premiato per la sua produzione artistica. Nel 1877 si
trasferisce a Bologna accompagnato dal fratello e negli anni seguenti
intraprende diversi viaggi in importanti città italiane, quali Bologna,
Firenze e Napoli, dove espone Tramonto alla Promotrice Salvator
Rosa. Nel 1881 ritorna a Torino, pur continuando negli anni i suoi
viaggi in Italia e in Europa, durante i quali fa studi dal vero,
completati in seguito con l’impiego di tecniche e di tematiche diverse:
dalle marine (Fosco tramontoa Viareggio, 1902, Torino,
Galleria Civica d’Arte Moderna); ai paesaggi lacustri e lagunari; alle
vedute alpine (Abbeveraggio sulle Alpi, Roma Galleria Nazionale
d’Arte Moderna); alle nature morte (Natura morta, Torino,
Galleria Civica d’Arte Moderna). Apprezzato dalla critica e sostenuto
dal collezionismo, partecipa alle maggiori rassegne con una fitta
produzione, caratterizzata dal tratto elegante e dalla pennellata
sciolta. Le opere della maturità traggono spunto dalla Scuola di Rivara
e suggestioni formali da artisti francesi contemporanei, e dai
Divisionisti Lombardi.