Ugo
Flumiani (Trieste 1876 -
1938)
Ugo Flumiani nacque a Trieste il 26
gennaio 1876.
Studiò all'Accademia di Venezia
con Guglielmo Ciardi e poi in quella di Bologna, compiendovi studi di
architettura e di decorazione, che in anni successivi gli consentirono
qualche guadagno, poiché si applicò in diversi lavori a Trieste; eseguì,
fra l'altro, alcune decorazioni nel palazzo Artelli.
Dopo un periodo di studio a Monaco, rientrò a Trieste e strinse amicizia
con Umberto Veruda (1868-1904), artista innovatore dell'ambiente
pittorico cittadino; vi portò la lezione dell'impressionismo. Flumiani
fu tra i primi a capire ed apprezzare la sua pittura, assimilandone il
brillante senso del colore. Fu sempre ispirato dalla natura ed eseguì
scorci periferici, paesaggi del Carso, in Val Rosandra, a San Canziano;
ma fu attratto soprattutto dalla bellezza del golfo ed eseguì marine
che, nei suoi momenti pittoricamente più alti, sono di grandissima
suggestione coloristica. Fu costantemente ossessionato dalla luce, tanto
che Silvio Benco lo definì vulcanico chiazzatore di luminosità.
Nella sua produzione, infatti, non si preoccupo' tanto dell'armonia
compositiva, quanto dell'effetto realistico del paesaggio, reso peraltro
diverso secondo atmosfere diverse: determinate dal sole, dalla presenza
di nuvole nel cielo e dai loro cambiamenti repentini nelle giornate
ventose.
Gialli, ocre, azzurri e violetti sono stesi con felicità, vena e
sicurezza di mestiere. Il pittore non vuole la fotografia della città,
vuole interpretarla in modo quanto più possibile personale. Studia le
alte nuvole, le loro ombre sui bellissimi palazzi della marina, sul
colle di San Giusto, sul mare calmo.
Walter Abrami