Allievo
a Firenze
di Carlo Markò senior, nel 1849
prende parte al seguito di Garibaldi, alla difesa di Roma.
Alla Promotrice fiorentina del 1850
espone soggetti patriottici ispirati alla difesa della Repubblica
Romana.
Dal 1854 inizia una serie di
viaggi che lo portano prima a Londra, ove dimora per qualche
tempo, poi a Parigi dal 1873 al 1890. Pur essendo stato assieme a
Signorini e Borrani,
fra i primi macchiaioli, con alle spalle un periodo nella Scuola di
Staggia (1852-55), la sua pittura, influenzata dal realismo toscano, non
si abbandonò mai totalmente al movimento di macchia. Durante la lunga
permanenza in Francia entrò in contatto con gli appartenenti alla
"Scuola di Barbizon" e nella
tarda produzione
dell'ultimo periodo parigino, subì l'influenza del De Nittis. Trattò il
paesaggio con visioni di Parigi e della Senna, paesaggi boschivi (specie
toscani), scene con figure e animali, ritratti (rari).
A.R.
BIBLIOGRAFIA:
AA.VV.:
La Pittura in Italia - L'ottocento -
Electa, Milano 1991
Dizionario
Enciclopedico Bolaffi dei pittori e degli incisori italiani dall'XI al
XX secolo, Torino 1972
A. M. Comanducci,
Dizionario illustrato dei pittori e incisori italiani moderni,
Milano 1962
Thieme-Becker, Allgemeines
Lexikon der bildenden Künstler,
Leipzig 1992