Vincenzo De Stefani
(Verona 1859 – Venezia 1937)
Vincenzo De Stefani nasce a Verona
il 6 marzo 1859. Allievo
di Napoleone Nani
all'Accademia Cignaroli di
Verona, assieme a Milesi, Danieli e Dall'Oca
Bianca, prosegue gli studi a Roma, sotto la guida del Maccari,
del cui apprendistato risentono gli affreschi
celebrativi di episodi risorgimentali nella Torre
di
San Martino della Battaglia. Dal 1885 al 1888,
durante il suo ritiro sul Garda, dipinse molto dal vero, pur non
abbandonando i temi patriottici.
Trasferitosi a Venezia, dopo aver esposto alla Biennale Meriggio
e Convalescenza, collaborè alla decorazione della sala del Consiglio
Provinciale. Strinse amicizia con Beppe Ciardi e
Giovanni Fragiacomo, condividendone le tematiche, anche se già
caratterizzate da una vena simbolista, che espresse pienamente
dal primo dopoguerra, aderendo ai modi pittorici del Casorati e
del Trentini. Fu membro
dell'Accademia Cignaroli dal
1887 e Accademico d'onore di
quella veneziana dal 1891.
Nel 1912, la Biennale di Venezia gli
dedicò una sala con trentacinque opere. Nel 1935, alla Mostra dei
Quarant'anni, sempre a Venezia, furono esposti ventuno dipinti, tra i
quali Autoritratto; I tre amici Beppe Ciardi, Fragiacomo, De
Stefani; Signora in giardino.
Dipinse
marine, paesaggi, ritratti, figure femminili, nature morte floreali e
allegorie simboliste. Tra le opere principali ricordiamo:
A Capri, Cravatta nera, Triste convalescenza, In montagna, Nel tempo
delle cicale, Lungo L'Adige, La Cenerentola, Eleonora Duse, La pittrice
signorina Segato, Ombre e Lisa, La madre del pittore Fragiacomo, Le
buone parole.
Vincenzo de Stefani si spense a Venezia il 2 aprile 1937.
Giorgio
Catania
BIBLIOGRAFIA:
AA.VV.:
La Pittura in Italia - L'ottocento -
Electa, Milano 1991
AA.VV.:
La pittura a Verona dal
primo Ottocento a metàNovecento. A cura di Pierpaolo Brugnoli.
Verona. Banca Popolare, 1986
Dizionario
Enciclopedico Bolaffi dei pittori e degli incisori italiani dall'XI al XX
secolo. Torino 1972
A.
M. Comanducci, Dizionario illustrato dei pittori e incisori italiani
moderni. Milano 1962