Giulio
De Blaas
(Albano Laziale 1845 – Bad Hall 1922)
Di gran lunga il meno noto della famiglia De Blaas, nasce, come il
fratello maggiore Eugenio, ad Albano Laziale il 22 agosto del 1845.
Naturalmente formatosi dapprima sotto l’ala protettiva del padre, Karl,
il quale successivamente lo avviò agli studi accademici. Entrò presto
all’Accademia di Venezia, che frequentò dal 1861 al 1864, potendo
assistere non solo alle lezioni del padre (più attento a Eugenio), ma
anche di Michelangelo Grigoletti. Vinse il pensionato che lo portò a
Firenze nel 1875 e a Roma, sino al 1877. Non volle mai soggiornare con
regolarità a Venezia, a differenza del fratello, e quindi espose anche
con irregolarità. Diversi i viaggi in terre lontane: Egitto, estremo
Oriente e America. Importante il passaggio a Parigi dove entrò in
contatto con Bonheur e Meissonier, pittori adorati nella Francia
accademica. Dal 1877 fu a Vienna dove ricoprì per un periodo la docenza
presso l’Accademia di Belle Arti. Rispetto a Eugenio, i temi prediletti
furono composizioni venatorie o scene con cavalli, ma anche soggetti
ispirati ad atmosfere da Austria tirolese. Lavorò per i regnanti
austriaci con estremo profitto (diversi i ritratti di nobili e degli
stessi Francesco Giuseppe ed Elisabetta). Si spense a Bad Hall in
Austria nel 1922.
Matteo Gardonio
BIBLIOGRAFIA:
Monica Pregnolato, De Blaas Giulio, in L’Ottocento. La pittura
nel Veneto 2003 pp. 651-652.