Angelo Dall'Oca Bianca (Verona 1858 –  1942)

 

 

 

 

 

 

Allievo del Nani all'Accademia Cignaroli di Verona, pare frequentasse contemporaneamente la scuola di nudo presso l'Accademia di Venezia. Il suo talento si evidenziò subito nei dipinti Il ripiego di un negligente, esposto nel 1876, I consigli del veterano e Le due orfanelle, dell'anno seguente.  Eseguì il ritratto  del Padre  e del Conte Polfranceschi, entrambi di altissima qualità.

La presenza di Giacomo Favretto a Verona, dal 1874, influenza inequivocabilmente le opere di Dall'Oca. A Brera nel 1880 e all'Esposizione Nazionale l'anno seguente, presenta: Lavatoio, Sotto zero, Lattivendolo.

Del 1903 è la grande Piazza Erbe, ritenuto il suo quadro più famoso, e le opere divisioniste e simboliste di gran successo. Alla Biennale di Venezia del 1912, è presente con ottanta opere.

Dipinse scene di vita e di ambiente veneziano e veronese, ma anche paesaggi, studi di figura,  nudi femminili e ritratti.
Le vedute di Piazza delle Erbe a Verona, replicate instancabilmente dall'artista, anche con datazioni improprie, ne decretano un successo ininterrotto.

 


 

A.R.

 

 


BIBLIOGRAFIA:

 

Thieme-Becker, Allgemeines Lexikon der bildenden Künstler, Leipzig 1992

 

Dizionario Enciclopedico Bolaffi dei pittori e degli incisori italiani dall'XI al XX secolo, Torino 1972

 

A. M. Comanducci, Dizionario illustrato dei pittori e incisori italiani moderni, Milano 1962