Nato nel piccolo
paese del Friuli goriziano di Romans d’Isonzo nel 1856 e appartenente
all’importante famiglia dei Del Torre, entrò all’Accademia di Vienna nei
primi anni ’70 dove completò gli studi sotto la guida di Karl von Blaas,
padre di Eugenio von Blaas. Dopo gli anni viennesi si stabilì per un
periodo di studi a Roma, dove ebbe modo di avvicinarsi alla pittura di
Mariano Fortuny come si percepisce dal bel acquerello firmato nel 1879
raffigurante un Vecchio in abiti dell’antica Roma (Gorizia, Musei
provinciali). Ma la sua fortuna fu quella di giungere a Venezia, dove vi
rimase sino ai primi del ‘900 e, in contatto con Eugenio von Blaas,
sviluppò quella pittura per cui oggi il mercato lo cerca. Scene
divertenti di bimbi intenti a giocare o a lavorare come gli adulti,
realizzati con una pennellata che risente fortemente della lezione
viennese ma, specie per le opere degli anni ’10, del mezzo fotografico,
a volte abusato dall’artista. Espose anche a Torino ed ebbe una discreta
fortuna in Germania. Erroneamente la sua data di morte viene spostata al
1936, ma in realtà egli morì nel 1932 nella sua amata Romans d’Isonzo.