Ernesto Croci entra ben presto nel gruppo dei "paesaggisti" triestini,
accostandosi a Zangrando, Grimani e Barison. La sua pittura di gusto
ottocentesco viene accolta sùbito in modo favorevole non solo nelle
Esposizioni locali, ma anche in rassegne tenute in altre città come
Basilea, Zurigo, Vienna, Graz, Dresda e Firenze. Assiduo frequentatore
del Circolo Artistico triestino diviene amico di Wostry, in quale lo
ricorda nella sua Storia del Circolo Artistico di Trieste.
Patrizia
Fasolato
tratto da
Punti di Vista
per gentile concessione di:
©
Edizioni della Laguna