Eugenio
Cecconi (Livorno 8 settembre 1842
Firenze 19 dicembre 1903).
Eugenio Cecconi nacque a Livorno l'8 settembre 1842. Durante il periodo
di studi universitari, frequentò lo studio di
Romedio Fezzi,
che lo introdusse alla pittura di paesaggio. Dopo aver conseguito la
laurea in legge, si iscrisse all'Accademia di Belle Arti di Firenze,
sotto la guida di Enrico Pollastrini. Utilizzò spesso, oltre all'olio
e all'acquerello, l'inchiostro, il carboncino e l'acquaforte,
realizzando scene di
caccia, cani, paesaggi, ritratti e figure femminili, vedute tunisine e
caricature. Famoso per le scene di caccia e le riproduzioni di cani, la
sua pittura, ben presto influenzata dal contatto con i macchiaioli,
rivelò le qualità migliori dell'artista nei paesaggi e nelle
composizioni di soggetto rurale, spesso animate da tipiche figure. Fu
anche scrittore e critico d'arte.
Alcune sue opere:
Spiaggia della Maremma; Le cenciaiole (Livorno, Museo
Civico);
Partenza per la caccia (Roma, Galleria d'Arte moderna) Caccia
in palude (Firenze, Galleria d'Arte moderna).
A.R.
BIBLIOGRAFIA:
Thieme-Becker, Allgemeines
Lexikon der bildenden Künstler,
Leipzig 1992
Dizionario Enciclopedico Bolaffi
dei pittori e degli incisori italiani dall'XI al XX secolo, Torino
1972
A. M. Comanducci, Dizionario
illustrato dei pittori e incisori italiani moderni, Milano 1962