Giuseppe Casciaro nasce a Ortelle di Lecce il 9 marzo 1863. Inizia i
suoi studi con il maestro Paolo Emilio Stasi, perfezionandosi poi a Napoli
all'Accademia di Belle Arti, dove è allievo di Stanislao Lista, Domenico
Morelli, Filippo Palizzi e Gioacchino Toma. Si dedica
al paesaggio, adottando preferibilmente la tecnica del pastello con
un'impronta vivace, che personalizza con
una grafia aerea e raffinata. Molto attivo, produce una
considerevole
quantità di opere e partecipa alle principali esposizioni italiane e
straniere. Le sue opere più importanti sono: I Camaldoli,
premiata con medaglia d'argento all'Esposizione di Palermo del 1891 e
donata al Museo Civico di Lecce; Sei personaggi napoletani,
esposta nel 1892 a Torinoe acquistata dal signor Camillo Graut;
Paesaggio napoletano, esposta a Milano nel 1894 e donata al Museo
Civico di Lecce; Il Tevere e Il Vesuvio, esposte a Venezia
nel 1895 e acquistate dal re; Il Castello dell'Ovo, esposta a
Monaco nel 1895 e acquistata dal pittore De Bramard; Una via di
campagna, premiata con medaglia d'oro a Digione nel 1898; Nel
Regio Parco di Capodimonte, acquistata dal re di Grecia
all'Esposizione di Atene nel 1903; Marina di Napoli, premiata con
medaglia d'oro ad Atene nel 1903; Contrasti, premiata con mezione
onorevole all'Esposizione di Parigi nel 1906 e acquistata dal Museo
d'Arte cittadino; Nel verde, acquistata dal Governo francese
all'Esposizione di Parigi nel 1906; La casa bianca, acquistata
dal Museo Nazionale argentino all'Esposizione di Buenos Aires. La sua
ultima esposizione è stata alla Quadriennale di Roma del 1939. L'artista muore a Napoli, il 20 ottobre
del 1945.