Alfonso Canciani (Brazzano di Cormons 1863 - Trieste 1955)

 

 

Alfonso Canciani, scultore e medaglista, figlio di Maddalena Coceanig e dello scalpellino Lodovico Canciani,  nasce l'11 dicembre 1863 a Brazzano di Cormons (Friuli). Inizia da ragazzo a lavorare nelle cave di Sanguarzo di Cividale del Friuli e poi in quelle di Aurisina;  nel 1883 si trasferisce a Vienna alle dipendenze di un marmista italiano. Grazie al suo talento, ottiene una borsa di studio che gli permette di entrare all'Accademia di Belle Arti viennese, dove è allievo di Edmund von Hellmer, Carl Kundmann e Kaspar Clemens von Zumbusch. Nel 1896 entra in contatto con Joseph Maria Olbrich. Con il progetto per un monumento a «Dante», il quale, secondo le aspirazioni dell'artista, doveva sorgere a Trieste, vince il premio "Roma" dell'Accademia di Vienna. Alla Biennale veneziana del 1899 espone il bozzetto in gesso di detto monumento e nel 1900 alla Secessione di Vienna il progetto completo, vincendo il più alto premio di Stato austriaco per un artista. Prende parte a numerose esposizioni: Vienna 1901; 1907; 1908; 1910; 1912, Monaco di Baviera 1901; 1907; 1908; 1910, Berlino 1910, Roma 1911, Trieste dal 1920 al Circolo degli artisti, fino all'ultima del 1954, presso il Circolo della Cultura e delle Arti (fondato da Marcello Mascherini). Nel 1918, alla fine della prima guerra mondiale, si trasferisce a Gorizia. Dopo qualche tempo, chiamato a coprire il posto di professore di plastica presso la Scuola Industriale di Trieste, posto reso vacante per la morte di Antonio Camaur, da cui l'Istituto successivamente prenderà il nome, si stabilisce definitivamente a Trieste, per rimanervi fino alla morte. Si spegne il 3 ottobre del 1955.

 

 

Giorgio Catania

 

 

BIBLIOGRAFIA:

 

 

Thieme-Becker, Allgemeines Lexikon der bildenden Künstler, Leipzig 1992

 

Claudio H. Martelli - Artisti dell'Isontino, dell'Istria e della Dalmazia - Trieste 1985

 

Civico Museo Revoltella di Trieste - Catalogo della Galleria d'Arte Moderna, Trieste 1933

 

 

 

 

 

 

 

SITOGRAFIA: