Vincenzo Camuccini (1771 - 1884)
Vincenzo Camuccini
iniziò gli studi artistici sotto la guida di Domenico Corvi e di Pompeo
Batoni esercitandosi a copiare la pittura del Cinquecento e del
Seicento romano, assecondando un talento artistico già portato alla
definizione dei volumi ed alle
grandi composizioni.
Le prime pitture che egli porta a termine risentono dello stile del
Batoni; poi contatti ed influenze del Canova, Bossi, Benvenuti,
Tordwalsen, Monti, Landi e David, lo portano a quel neoclassicismo
maturo,
del quale sarà uno dei più
famosi esponenti italiani.
Il Camuccini ebbe
larga influenza sui pittori romani contemporanei, che accolsero il suo
procedimento di accentuazione delle ombre e delle luci, in parte
modificando
i tratti
caratteristici della scuola locale.
Vincenzo dà le
migliori prove del suo talento nei disegni e nei bozzetti, tracciati
sommariamente, ma con segni vigorosi e veloci, fortemente chiaroscurati;
nelle grandi tele sembra cedere maggiormente a modi accademici e
convenzionali.
Eletto alla carica di
Presidente dell'Accademia di S. Luca, fu anche sovrintendente dei
palazzi apostolici.
A.R.
BIBLIOGRAFIA:
Dizionario
Enciclopedico Bolaffi dei pittori e degli incisori italiani dall'XI al
XX secolo, Torino 1972
A. M. Comanducci,
Dizionario illustrato dei pittori e incisori italiani moderni,
Milano 1962
Thieme-Becker,
Allgemeines
Lexikon der bildenden Künstler,
Leipzig 1992
SITOGRAFIA:
Vincenzo Camuccini