Fratello
ed allievo di Giuseppe Canella,
continuò l’attività del fratello senza però la stessa inventiva e
sicurezza nell’impianto compositivo.
I suoi dipinti rievocano frequenti suggestioni settecentesche nelle
scene di interni popolati di figure
(specialmente di chiese milanesi);
vedute prospettiche urbane
(Verona, Milano, Venezia, Firenze); paesaggi; scene di genere; ritratti.
Fu anche affreschista.