Ippolito Caffi (Belluno 1809 – Mare di Lissa 1866)
Il primo
apprendistato di Ippolito Caffi si svolge tra Belluno e Padova, in
seguito la sua formazione è d' impostazione accademica: tra il 1827 e il
1832 risiede infatti a Venezia seguendo le lezioni di prospettiva di T.
Orsi, il corso di figura di T. Matteini e quello di paesaggio di F.
Bagnara. Dal 1832 si trasferisce a Roma presso il cugino pittore P.
Paoletti. Viaggia ed espone quindi in giro per l' Italia e in Europa:
nel 1839 e nel 1840 sono documentate sue presenze a Trieste; tra il 1843
e il 1845 visita e ritrae anche Grecia, Turchia, Egitto e Medio Oriente.
Proprio i viaggi costituiscono una componente fondamentale della sua
arte: supera così l' impostazione accademica, giungendo ad una più
moderna e personale interpretazione della tradizione vedutistica.
Rientrato dall'Oriente, arricchito di suggestioni esotiche lavora nel
1845 alla decorazione di Palazzo Spineda a Treviso e negli anni
1845-1848 a Villa Miari presso Belluno. Nel 1849 assiste alla caduta di
Venezia e numerose opere di quest'anno testimoniano il suo fervido
spirito patriottico. Negli anni '50 viaggia ancora in Europa
partecipando all'Esposizione universale di Londra nel '51 e a quella di
Parigi nel '54. Dal '55 al '57 è di nuovo a Roma, dove riapre con
successo lo studio. Nel 1858 torna a Venezia dove è assolto in un
processo intentatogli dal Tribunale criminale, e dove decora Casa
Salvadego. Nel '60 partecipa alla spedizione garibaldina, di cui
immortala alcuni episodi nei suoi dipinti. Negli anni seguenti vive e
lavora ancora a Venezia. Prende infine parte alla III Guerra d '
Indipendenza per l'annessione del Veneto all' Italia, morendo presso
Lissa nell'affondamento della corazzata "Re d'Italia" su cui si era
imbarcato per documentare figurativamente le fasi della battaglia.
Sabina Sorrentino
tratto da Punti di Vista per gentile concessione di: © Edizioni della Laguna
|